Cuneo – Oggi pomeriggio (sabato 4 novembre) dalle 15 alle 17 al Cinema Monviso, riprende il cammino iniziato con la Carovana della Pace con il convegno “Dalla parte giusta: stop alle armi nucleari“ . “Vogliamo rendere concreto l’impegno che insieme ci siamo assunti il 27 settembre in quella Piazza di Boves piena di persone, di entusiasmo, di voglia di agire per non subire questo vento di guerra, di violenza, di odio che umilia la nostra umanità. Rispondiamo al grido di dolore, alla paura, allo smarrimento che ci raggiunge da più parti del mondo – dice Flavio Luciano coordinatore della Carovana della pace 2023 -. Accogliendo la voce autorevole di un Papa, Francesco, unico a chiederci, per favore, di non ignorare ciò che sta succedendo. Quanti credono hanno pregato; insieme abbiamo manifestato, marciato, scritto la nostra contrarietà alla guerra che uccide, umilia le persone, diffonde odio, distrugge la terra. Occorre ora agire, ognuno secondo le sue possibilità, per coinvolgere sempre più persone in questo cammino creando informazione corretta, formandoci all’azione. Ecco le ragioni del Convegno dove riproporremo ai Comuni della Provincia, una Mozione da discutere che abbiamo loro inviato. Nel corso degli ultimi anni (anche prima del percorso di negoziazione del Trattato di proibizione delle armi nucleari TPNW, ed anzi a sostegno proprio del percorso che ha portato alla sua approvazione) sono stati numerosi gli Enti Locali italiani che hanno esplicitato il proprio appoggio alle azioni di disarmo nucleare votando mozioni, risoluzioni, documenti di Giunta e di Consiglio”.
Il convegno sarà introdotto da Flavio Luciano, commissione Giustizia e Pace diocesi Cuneo-Fossano e moderato da Paolo Romeo (associazione Ariaperta). Previsti interventi di Lisa Clark (Rete Italiana Pace e Disarmo) che parlerà di “Osare la Pace! La Campagna Italia pensaci”, Franco Chittolina (Apiceuropa) “Unione Europea: è l’ora per meritare il Premio per la pace 2012”, Renato Sacco (Pax Christi Italia) “Le armi nucleari: immorale l’uso e il possesso”, Camilla Bianchi (presidente Coordinamento degli enti locali per la pace: il ruolo delle amministrazioni locali”.
I Comuni cuneesi che hanno già aderito
Tra gli oltre 500 Comuni italiani che hanno deciso di aderire all’associazione Mayors for Peace promossa dai sindaci di Hiroshima e Nagasaki sono presenti Cuneo, Dronero, Piasco e Saluzzo. Dopo la Carovana della Pace 2023 hanno discusso e firmato la Mozione i Consigli Comunali di Borgo san Dalmazzo e di Boves. Nel corso del convegno sarà approfondito il senso della Mozione, come è nata e quale strategia vogliamo usare.
I sei punti della mozione
Con questa Mozione preparata dalla Rete Italiana Pace e Disarmo, i Consigli Comunali, ritenendo che la costruzione di un Mondo libero dalle armi nucleari sia un obiettivo comune da perseguire, deliberano di
1. aderire alla Campagna “Italia, Ripensaci”, promossa dalla Rete Italiana Pace e Disarmo e da Senzatomica;
2. aderire all’Appello delle Città (Cities’ Appeal), promosso in tutto il mondo dalla International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN a cui è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace 2017);
3. invitare la Cittadinanza ad un Consiglio aperto sul tema del Disarmo Nucleare;
4. chiedere al Governo italiano che il nostro Paese partecipi come “Osservatore” alla Seconda Conferenza degli Stati Parti del Trattato TPNW che si svolgerà a New York a fine novembre 2023;
5. condividere con le Commissioni Esteri della Camera dei Deputati e del Senato questo impegno a promuovere le modalità per portare l’Italia nel consesso degli Stati che si impegnano a favore della realizzazione di un mondo libero da armi nucleari;
6. di trasmettere questa deliberazione al coordinamento nazionale di “Italia, ripensaci” per un’opportuna diffusione della decisione.
Questi obbiettivi non sono un’utopia
La società civile organizzata ha già fatto fare nel passato dei grandi passi all’umanità verso un mondo senza la violenza assurda delle guerre. Ne sono segno, per esempio, proprio il raggiungimento delle Convenzioni sulla messa al bando delle mine antiuomo e per la proibizione delle armi nucleari. “Chi avrebbe creduto fosse possibile? – spiega Luciano -. Continuare ad agire perché tutti gli Stati del mondo aderiscano (a partire dall’Italia!) è impegno doveroso per chi ancora sa sognare e non abdica alla speranza. Crediamo sia possibile e necessario superare la logica della vendetta e aprire percorsi di difesa nonviolenta, nella fedeltà alla Costituzione Italiana e al Vangelo! Nella speranza che si realizzino anche le parole di Papa Francesco: “costruire con i soldi che si usano per le armi e gli altri apparati militari un Fondo mondiale per poter sconfiggere definitivamente la fame e aiutare lo sviluppo dei paesi più poveri”.