Cuneo – Sabato 4 novembre alle 21 si parla di “Guerre e migrazioni ” con Domenico Quirico, giornalista e scrittore. È il secondo appuntamento, dopo quello con Mario Calabresi, di “Resistenze di Oggi – Informare per Resistere” organizzato dal Centro culturale “Don Aldo Benevelli” dell’Associazione Partigiana Ignazio Vian, presso lo Spazio Incontri della Fondazione Crc di via Roma 15 con la collaborazione di Comune di Cuneo e Anpi.
Reporter di guerra, scrittore, corrispondente da Parigi. Domenico Quirico ha ricevuto il “Riconoscimento don Aldo Benevelli 2022”. Il suo lavoro è sempre stato quello di vedere il mondo da vicino e raccontarlo per tutta la vita. Orrori di guerre che Quirico ha vissuto sulla propria pelle, camminando tra le macerie delle città distrutte dove lui stesso dice che “tutto è orizzontale”.
“Domenico Quirico – recita la presentazione di Resistenze di Oggi. Informare per Resistere – racconta da anni la paura che accomuna soldati e civili, l’insensatezza dei conflitti ma soprattutto la necessità di restare umani, per combattere i fanatismi e mantenere viva la memoria come primo e fondamentale strumento per costruire un futuro di pace. L’articolo 11 della Costituzione italiana dice che l’Italia ripudia la guerra. La scelta del termine “ripudia”, invece che “rinuncia”, racchiude in sé la condanna morale verso gli orrori e la distruzione causati dalla Seconda guerra mondiale e, soprattutto, il rifiuto di ogni propaganda militarista, di politiche e ideologie che giustifichino o nobilitino l’utilizzo della guerra – di aggressione e offesa, oltre che come alternativa legittima allo sforzo diplomatico e al dialogo in caso di controversie internazionali”.
Purtroppo dopo la fine del Secondo conflitto mondiale, il mondo ha continuato a soffrire per la guerra: circa 300 i conflitti. I morti forse decine di milioni. Forse il conto supera quello della Seconda guerra mondiale. L’Africa è il continente con il maggior numero di conflitti, seguito dall’Asia, l’Europa, il Medio Oriente. Ancora oggi per milioni di persone nel mondo i diritti stabiliti dalla Dichiarazione Universale sono solo sulla carta. Ancora troppi sono i governi che continuano a calpestare i diritti dei loro cittadini per mantenere il potere e i privilegi di pochi.
Ingresso libero.