Busca – Ha respinto tute le accuse che lo hanno portato a giudizio per maltrattamenti e lesioni, accusando lui stesso la moglie di aver inventato tutto per vendicarsi e privarlo dell’affetto della loro unica figlia.
A.D.P. accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni ha fornito ai giudici la propria versione dei fatti in merito ai quattro episodi di botte e lesioni, accaduti fra luglio e novembre del 2021, che portarono l’autorità giudiziaria ad emettere un provvedimento di allontanamento dalla famiglia. L’ indagine in realtà non partì dalla denuncia della moglie dell’uomo con cui era in corso la separazione, ma dalla figlia, i cui racconti fatti alla maestre sugli episodi di violenza domestica e la paura per la mamma, indussero le docenti a redigere una relazione finita nelle mani dei servizi sociali e dell’autorità giudiziaria.
Dei quattro episodi contestati, l’uomo ha ammesso la propria responsabilità solo in merito allo schiaffo che le avrebbe dato a novembre del 2021 in occasione di una discussione con la moglie, negando gli altri tre episodi che però erano stati raccontati dalla figlia alle maestre, “era la madre che indottrinava la bambina, era sempre ubriaca quando lei tornava da scuola, ma lei la obbligava a non dire niente”.
In seguito all’allontanamento del padre, madre e figlia vennero collocate in una struttura protetta, ma anche in questo caso le cose non sono andate bene perchè la bambina è stata allontanata anche dalla madre e affidata ad un’altra famiglia pochi mesi fa, “mi hanno convocato per dirmi che il percorso della madre non era stato positivo e quindi la bambina era stata allontanata da lei e affidata”, ha riferito l’uomo.
In aula ha anche deposto l’attuale compagna dell’imputato, con cui aveva intrapreso una relazione dalla fine del 2020. La donna ha riferito dei suoi rapporti di amicizia e frequentazione con la coppia prima che questi si separassero e dell’ottimo rapporto che il padre aveva con la bambina. Interrogata poi però su un suo accesso all’ospedale nel luglio del 2021 per aggressione e lesioni da parte del suo compagno, la donna ha prima negato i fatti e poi ha dichiarato di essere caduta da sola e di aver accusato il suo compagno solo perché in quel momento era arrabbiata con lui. Il processo è stato rinviato al 17 gennaio per la discussione.