“Se questo Governo e tutte le forze politiche che lo sostengono hanno sottolineato, sin dall’inizio della legislatura, l’urgenza di restituire alle Province funzioni, personale e risorse, come si spiega la scelta di tagliare in manovra finanziaria 50 milioni di euro a Province e Città metropolitane dal 2024 al 2028? Si chide il Pd che continua – Si spiega come al solito: la difesa dei territori è utile alla propaganda, ma vengono regolarmente tosati quando c’è da fare cassa. Vivere nelle aree interne del Paese con questo governo significa essere considerati un fastidio, italiani di serie B. Nuovi tagli che si aggiungono ai 150 milioni già previsti per il triennio 2023–2025, e si tradurranno in minori investimenti, riduzione dei servizi, peggioramento della qualità di vita. Una polpetta avvelenata per le autonomie locali a cui fa da contraltare la retorica della riforma delle Province, il ritorno al voto del popolo”.