Borgo San Dalmazzo – Il Tar (Tribunale amministrativo regionale) ha respinto il ricorso presentato dal Comune di Borgo finalizzato a fermare l’iter autorizzativo del biodigestore. Il Tar ha dichiarato il ricorso “irricevibile” in quanto tardivo, perché notificato il 16 maggio 2023, cioè oltre il termine di decadenza di sessanta giorni dall’approvazione della delibera.
La sentenza, pubblicata il 28 ottobre, non entra nel merito delle obiezioni sollevate dall’amministrazione borgarina dopo l’assemblea dei sindaci dell’Acsr svoltasi il 17 febbraio scorso. Assemblea che deliberò, con una maggioranza del 64,6% (ma con il voto contrario di Borgo), di accettare il finanziamento Pnrr di 12 milioni e 800 mila per la realizzazione di un impianto (biodigestore) per il trattamento della frazione umida dei rifiuti presso l’impianto di San Nicolao. “L’irricevibilità del ricorso introduttivo per tardività – scrivono i giudici del Tar – determina l’inammissibilità del ricorso per motivi aggiunti per sostanziale carenza d’interesse”.
Nel ricorso, il Comune di Borgo aveva sollevato dubbi sulla legittimità della delibera dell’assemblea Acsr per una serie di motivi, a partire dalla “violazione e/o falsa applicazione del principio della sostenibilità economico-finanziaria dell’intervento”.