Venasca – Nella mattinata di oggi (lunedì 16 ottobre) a Venasca è scattata la protesta contro la chiusura dell’unico sportello bancario in paese, prevista per domani (martedì 17 ottobre). L’iniziativa ha visto insieme in piazza Uncem (Unione nazionale Comuni ed enti montani), sindaci, rappresentanti di alcune organizzazioni (tra cui le Acli provinciali cuneesi), cittadini.
“I sindaci della valle Varaita, in testa Silvano Dovetta, stamani avevano la fascia tricolore – spiegano Roberto Colombero, presidente Uncem Piemonte (a sinistra nella foto), e Marco Bussone, presidente Uncem nazionale -. Sono istituzione contro una banca che vuole chiudere. La fascia perché dire che le banche non devono chiudere significa insistere sui diritti di cittadinanza. Dunque sulla Costituzione. La valle Varaita è unita nel dire che Unicredit non deve andarsene. Sbaglia. E che non deve scegliere il profitto al posto del presidio. Resti sul territorio. Cambi idea. Se andrà via, chiudendo lo storico sportello di Venasca, altre banche scelgano di venire qui, in valle, a sostituirla, nei paesi dove si registrano sempre più nuove imprese e grande vitalità. Chi se ne va sbaglia. Fa un errore grave. Sono poteri che si arroccano nei quartieri generali di qualche grattacielo, alle spalle dei territori, della gente, delle imprese. Alziamo il livello della protesta e della mobilitazione. C’è un’altra economia possibile, un altro modo di organizzare il risparmio dei cittadini. Il Parlamento e il Governo intervegano per mettere un argine alla spoliazione di servizi fatta dalle banche, come chiedono le Datoriali, i Sindacati dei lavoratori, tutte le imprese e i cittadini. Con i Sindaci alziamo la voce, siamo arrabbiati e chiediamo ad ABI, Banca d’Italia, Consob, a tutti i Politici, di mettere un argine a queste chiusure che sono un affronto e un attacco al territorio, alla montagna, alla gente che ci vive e ci lavora. I diritti di cittadinanza nelle zone montane sono diritti di tutti”.
Tra le testimonianze, anche quella di Silvio Artusio Comba di Monticello d’Alba, il primo ad aver ottenuto, tramite una mobilitazione, di sventare la chiusura dello sportello bancario nel suo paese.