Peveragno – Le sue invenzioni, la sua creatività rappresentano una vera e propria attrazione in fiere ed esposizioni. Silvio Giorgis, pensionato peveragnese è noto per la sua capacità di creare, di dare forma ad oggetti e attrezzi non comuni, pezzi unici e insoliti.
Nell’officina di via del Gavotto sono nati dei veri e propri capolavori di meccanica, particolari di eccellenza ingegneristica che sfruttano le leggi della fisica.
“Da sempre sono attratto ed incuriosito dalle antiche invenzioni – dice Giorgis -. Come il motore Stirling concepito dai fratelli Robert e James Stirling nel 1816, appena dopo la macchina a vapore”. Un sistema che sfrutta la conversione dell’energia termica in energia meccanica e che Giorgis ha riprodotto su un modellino funzionante.
Tra le sue intuizioni anche la riproduzione della ruota dentata di Leonardo Da Vinci, che trasmette il moto verticale in moto orizzontale, o la ruota ad acqua già conosciuta da Sumeri, Greci e Romani per la produzione di energia meccanica.
Il pezzo che colpisce per originalità, ingegno e acume realizzativo è l’organo a rullo, detto anche “Organetto di Barberia”, uno di quegli attrezzi che calcava la scena nelle sagre di paese di un tempo e la cui presenza contribuiva a determinare l’atmosfera di festa. “È un po’ modificato rispetto all’originale. La funzionalità è sempre data da un rullo rotante contenente delle sporgenze, che in base alla posizione determinano una specifica nota”.
La rotazione è data da un motore elettrico, mentre il suono è generato da tredici campane appositamente costruite con materiali particolari, oltre che da una cassa e da un rullante”. Tra i dieci motivi Giorgis ha voluto inserire anche la Canzone del Birùn, brano tipico del paese oltre a testi del repertorio della banda musicale, di cui è membro dal 1968.