Cuneo – La segreteria provinciale del Pd interviene con una nota nel dibattito sulla sanità e i nuovi ospedali in provincia di Cuneo. “È con profonda preoccupazione che constatiamo le ultime evoluzioni dell’amministrazione regionale in merito alla sanità e alla realizzazione dei nuovi ospedali, in particolare l’hub di Cuneo ed il presidio di Fossano-Saluzzo-Savigliano.
La “cabina di regia” promossa dal Governatore Cirio presso la Prefettura di Cuneo, ha sollevato numerose questioni. È disarmante constatare che, ancora una volta, ci troviamo di fronte a un rinvio nell’affrontare questioni cruciali, proseguendo invece una triste sequenza di promesse non mantenute e slittamenti continui.
Ciò che preoccupa ulteriormente è il fatto che il Presidente Cirio, durante questo incontro, ha deciso di zittire il dissenso, selezionando personalmente chi aveva, a suo dire, il diritto di partecipare. Questo approccio limita le prerogativa delle istituzioni locali e degli organismi di rappresentanza, gettando ombre sulla trasparenza delle decisioni prese.
È evidente che si stiano applicando forzature al sistema degli enti locali, il che rischia di dividere i territori e di compromettere il processo decisionale. L’uso di procedure anomale quali le “conferenze d’intenti” o le “cabine di regia” sembra minare il ruolo istituzionale di organismi come la rappresentanza e l’assemblea dei sindaci dell’Asl CN1, concepiti per favorire il dialogo e la partecipazione.
L’enorme ritardo previsto nell’iter per l’ospedale di Cuneo, con consegna del progetto aggiornato prevista entro il 15 novembre, la conferenza preliminare dei servizi a gennaio 2024 e il parere a inizio marzo, pone domande legittime sul rispetto degli impegni presi e la serietà nell’affrontare queste sfide.
Anche la situazione dell’ospedale di pianura, Fossano-Saluzzo-Savigliano, è altrettanto preoccupante. La valutazione delle offerte per la progettazione è stata completata, ma manca ancora un atto di giunta regionale che stanzi i 7 milioni di euro necessari. Inoltre, la mancanza di chiarezza sulle risorse per l’acquisizione dei terreni per il nuovo ospedale alimenta ulteriori incertezze.
È giunto il momento di passare dalle parole ai fatti. Chiediamo al presidente Cirio di fornire un piano chiaro e concreto per la Granda, sostenuto da documenti ufficiali e impegni finanziari precisi. Nel frattempo è fondamentale assicurare la qualità dei servizi esistenti e tutelare il benessere e la professionalità degli operatori, che svolgono un ruolo cruciale e spesso trascurato nel sistema sanitario”.