Frassino – È mancato Costanzo Olivero: era nato a Levallois-Perret in Francia, alle porte di Parigi, il 31 ottobre 1930, da genitori emigrati. Suo padre Costanzo faceva il muratore ma non lo ricordava, perché era morto quando lui aveva appena un anno.
Sul settimanale ‘La Guida’, Costanzo Olivero ricordava volentieri il suo primo lavoro fuori casa: “Sono andato a imparare a fare il muratore da Giugleur e Cornaglia qui a Frassino: mi è sempre piaciuto il lavoro del muratore, tradizione della nostra famiglia! Ho imparato negli anni a costruire le case e a fare un po’ di tutto. I muratori di una volta erano degli artisti veri e propri nel costruire i muri di pietra! Le ‘lose’ per i tetti le compravamo a Gilba e in valle Po”.
Costanzo, il segreto per far durare i matrimoni?
“Rispettarsi e volersi bene. Con Anna a volte discutiamo, ma mai sono volati i coltelli! Lei oggi ha qualche problema di salute e io cerco di sostenerla, bisogna accettare quello che la vita ci riserva. Noi siamo felici della nostra famiglia, perché ci vogliono bene”.
Lei in cosa crede?
“Penso che Dio ci sia, anche se a volte lo chiamiamo con nomi diversi. Io sono cattolico, prego ma non vado sempre a Messa. Penso alla morte e so che arriverà: non ho paura di morire e rivivrei di nuovo un’altra volta, sposando di nuovo Anna! Ci siamo fatti buona compagnia e abbiamo condiviso la vita”.
Costanzo Olivero lascia la moglie Anna, le figlie Caterina e Renata, i generi Pietro e Antonello, le nipoti Simona con Roberto e Marta, il pronipote Pietro e i familari tutti.
I suoi funerali saranno celebrati martedì 26 settembre alle 16, nella parrocchiale di Frassino.
