Cuneo – Sulla chiusura della statale 28 ai mezzi pesanti decisa dal sindaco di Pornassio, anche il mondo artigiano esprime tutta la sua preoccupazione sugli effetti del provvedimento e chiede soluzioni meno impattanti per l’economia della Granda.
“Una decisione scellerata che, pur partendo da presupposti di sicurezza più che condivisibili, cade come una scure sulla mobilità già precaria del nostro territorio, recidendo di fatto gli ultimi ‘deboli’ collegamenti con la Liguria, la Costa Azzurra e i territori limitrofi”. Esprime forte sconcerto Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Imprese Cuneo, di fronte all’ordinanza di Pornassi: il Colle di Nava, visto il lungo stop del tunnel di Tenda e la complessa percorrenza della Torino-Savona a causa dei numerosi lavori, rappresenta oggi l’ultimo baluardo per evitare l’isolamento di questa parte del Piemonte, secondo gli artigiani.
“Questo è il risultato di una mancata programmazione infrastrutturale degli ultimi vent’anni sul nostro territorio – prosegue Crosetto -. Non si possono continuare a procrastinare i problemi, né lasciare che la lentissima macchina burocratica freni ogni possibile intervento. La provincia di Cuneo da tempo immemorabile lamenta una grave carenza di collegamenti, eppure sembra quasi che l’unica soluzione finora trovata stia esclusivamente nell’eroica sopportazione e buona volontà dei nostri imprenditori. Ma, come si sa, la pazienza ha un limite e credo che a questo punto la situazione stia diventando davvero intollerabile”.
Le difficoltà di collegamenti verso l’esterno della provincia di Cuneo stanno assumendo contorni insostenibili: “Dal Tenda Bis, sul quale si ipotizza un’apertura nell’estate 2024, con tante incertezze, al colle della Maddalena che continua ad alternare aperture e chiusure, ad un’autostrada, l’A6 Torino-Savona, brulicante di cantieri infiniti, la Cuneo-Asti che sembra vedere sempre lontana la sua conclusione, al progetto finora sempre e soltanto annunciato del traforo di Armo-Cantarana proprio per decongestionare la statale 28, fino al Monte Bianco con chiusure notturne e limitazioni al traffico”.
“Siamo stanchi di sentire tanti enunciati e promesse – aggiunge Claudio Berardo, rappresentante degli Autotrasportatori di Confartigianato Cuneo – mentre il peggioramento della viabilità del nostro territorio sta generando decisioni assolutamente inaccettabili come questa. Non si risolvono queste problematiche con un semplice divieto di transito che va a penalizzare fortemente il mondo dell’autotrasporto”.
“In queste ore – afferma Crosetto – attraverso il nostro Sistema Confederale Piemontese, stiamo predisponendo un ricorso al Tar contro tale ordinanza, in quanto la riteniamo fortemente lesiva nei confronti delle nostre imprese associate. Stiamo inoltre dialogando con i colleghi delle altre associazioni di categoria, per mettere in campo azioni condivise non soltanto contro l’ordinanza di Pornassio, ma alla creazione di un fronte comune a sostegno di una viabilità più efficiente che possa rispondere in modo adeguato alle nostre realtà imprenditoriali. Intanto, in via preliminare, insieme alle associazioni di autotrasporto Fai e Astra, abbiamo già predisposto una lettera che è stata inviata al Prefetto di Cuneo, nella quale si richiede l’avvio urgente di un tavolo di lavoro tra amministrazioni e associazioni di categoria per valutare insieme eventuali provvedimenti temporanei meno lesivi dei diritti di parte dell’utenza stradale, quali ad esempio l’instaurazione di un senso unico alternato regolato da semaforo”.