Torino – Ci sono anche sette soccorritori speleologici piemontesi, di cui un sanitario, tra gli operatori coinvolti nelle operazioni di salvataggio di uno speleologo americano bloccato da sabato scorso in Turchia (in una grotta a mille metri di profondità), in cui partecipa anche il corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico, con 46 tecnici.
La prima squadra italiana è entrata in grotta nel pomeriggio di ieri (giovedì 8 settembre), sei tecnici tra cui un medico e un infermiere, dopo che la notte precedente era giunta al campo base (nei pressi della grotta Morca, nella provincia di Mersin) la prima squadra di otto soccorritori del corpo nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, partita dall’Italia nella mattinata di mercoledì con l’incarico di collaborare nell’assistenza sanitaria e nel recupero dello speleologo statunitense.
Nella serata di ieri (giovedì 8 settembre) è decollato da Pratica di Mare un volo dell’Aeronautica Militare che ha trasportato in Turchia, mentre la sera prima dal porto di Brindisi era partito un altro gruppo. Al momento, oltre all’Italia, sono coinvolti altri Paesi, tra cui Bulgaria, Polonia e Ungheria.