Cuneo – Secondo Coldiretti il Piano Lupo proposto dalla Regione Piemonte per fronteggiare la presunta emergenza dei lupi è troppo blando. I rappresentanti dei coltivatori cuneesi propongono invece una revisione del documento, attenuando le norme che tutelano la specie ed inserendo più deroghe per le uccisioni.
Sull’argomento il Presidente di Coldiretti Cuneo (Enrico Nada) e il Coordinatore della Consulta Montagna di Coldiretti Cuneo (Mario Alifredi) hanno inviato una lettera al presidente regionale Alberto Cirio, al Vicepresidente Fabio Carosso e all’Assessore all’Agricoltura Marco Protopapa.
“La versione del documento aggiornata a luglio, – si legge nella lettera – risulta nei contenuti non uno strumento di gestione e neppure di conservazione, quanto piuttosto un provvedimento atto a tutelare l’ulteriore espansione della specie nelle regioni alpine. È sufficiente analizzare quanto previsto nell’azione dedicata alle deroghe al regime di tutela rigorosa prevista dalla normativa, capitolo che risulta ambiguo ed inconsistente.”
Dopo aver affermato che il lupo non sia una specie in pericolo di estinzione, il presidente di Coldiretti continua: “i vari strumenti di mitigazione proposti, dalle reti elettrificate ai cani da guardia, non siano in grado, anche laddove correttamente applicati, di prevenire efficacemente i conflitti”.