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Martedì 26 novembre 2024

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Ponte tibetano di Roaschia, un tassello che rinnova l’immagine del paese

Alcuni interventi hanno cambiato l’aspetto del piccolo centro: i murales sulle facciate delle case, la panchina gigante sul Mont Turin, gias della Freida

La Guida - Ponte tibetano di Roaschia, un tassello che rinnova l’immagine del paese

Roaschia – Il ponte tibetano di Roaschia. L’ha dichiarato il sindaco Bruno Viale, con una battuta goliardica qualche tempo fa, sostenendo che il suo obiettivo è quello di rendere Roaschia “una piccola Cortina delle Alpi Marittime”. 

Con i dovuti distinguo, ovviamente, il primo cittadino intende dare una sterzata decisa rinnovando l’immagine del paese che nulla ha da invidiare, per bellezza, panorama e natura, agli altri borghi alpini. 

Una delle novità di Roaschia è proprio il suo ponte tibetano. Un ponte tibetano è una struttura di collegamento costituita da tre corde intrecciate: due parallele, che devono essere afferrate con le mani, mentre quella più bassa è per i piedi. Le tre funi sono poste a triangolo e stabilizzate lateralmente. Diversamente da come potrebbe apparire, la struttura è molto solida, più tese sono le funi, più stabile è il ponte, poiché quanto si riducono le oscillazioni laterali. 

Il ponte tibetano di Roaschia non colpisce per la sua lunghezza: è un attraversamento del rio Biale, che permette di percorrere la strada bianca che si trova dietro al campeggio “I funtanil” compiendo un giro ad anello, completamente immersi nella natura rigogliosa. 

Il ponte è stato reso più sicuro: la terza corda, quella sulla quale camminare, ha una larga griglia metallica il che rende la struttura più sicura e semplice da attraversare, per la gioia dei più piccoli. 

La vera novità di Roaschia non è solamente il ponte, ma l’aver cambiato l’immagine a un borgo che, fino a pochi anni fa, non aveva una vera e propria vocazione turistica. 

Il lavoro dell’amministrazione comunale, così come del tessuto produttivo locale e dei cittadini hanno permesso di cambiarne l’aspetto. 

Ne sono un esempio i murales che colorano le facciate del centro e la panchina panoramica di Chris Bangle sul Mont Turin. Più in quota, invece, i lavori in prossimità del gias della Freida (a 1.588 m) hanno valorizzato l’area e ora si possono acquistare (e gustare o acquistare in loco) ottimi formaggi locali prodotti, nel periodo estivo, dal pastore presente nella malga. 

Grazie a tutti questi interventi ora Roaschia è diventato, a tutti gli effetti, un borgo accogliente e capace di valorizzare al meglio le tante bellezze naturali.

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