Valle Stura – È Sebastiano Bodino, 64 anni, di Robilante la vittima dell’incidente in montagna nel vallone del Puriac, ad Argentera, avvenuto ieri. Nato ad Antibes da sempre era residente a Robilante dove viveva la sua famiglia di allevatori e agricoltori. Era sposato con Secondina Pettavino e padre di due figli, Alex e Martina, e nonno di due nipoti. Ex operario della Merlo, stava con un amico salendo nel vallone del Puriac, quando ha perso improvvisamente l’equilibrio ed è precipitato in un dirupo, in una zona impervia intorno a quota 2300 metri.
L’allarme è stato lanciato intorno alle 10,15 dal compagno di gita che ha assistito all’incidente specificando la dinamica dell’evento. Sul posto è stata inviata l’eliambulanza del Servizio Regionale di Elisoccorso che ha sbarcato l’equipe medica. Mentre venivano tentate le manovre di rianimazione cardiocircolatoria, l’elicottero è sceso in fondovalle a recuperare tre tecnici del Soccorso Alpino elitrasportati a supporto. Purtroppo i tentativi dell’equipe sanitaria non hanno avuto esito positivo e il medico ha potuto soltanto constatare il decesso dell’uomo.
Anche il recupero della salma è stato difficoltoso: dopo l’autorizzazione alla rimozione da parte del magistrato, sono stati effettuati due tentativi dall’elicottero dei Vigili del Fuoco purtroppo andati a male a causa del forte vento che si è alzato. Nel pomeriggio, la squadra del Soccorso Alpino che era rimasta a vegliare il corpo, coadiuvata da personale del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco sopraggiunto a piedi, ha proceduto con il trasporto sulla barella a spalle fino alla strada carrozzabile dove l’uomo è stato consegnato ai Carabinieri.
Le operazioni si sono concluse solo intorno alle 18.
“La comunità di Argentera è vicina alla famiglia e siamo a loro completa disposizione in caso di bisogno – ha detto fin da subito la sindaca di Argentera Monica Ciaburro -. Porgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia e ringrazio per il loro lavoro attento e puntuale, gli operatori del 118 e gli uomini del Soccorso Alpino”.