Cinque portano proprio la firma dei già citati campioni nel ruolo di capitano: Bellanti ha alzato al cielo il titolo nel triennio 1998-1999-2000, Danna nel biennio 2004-2005. “Due campioni così diversi, così uguali”. Cuneese Giuliano, monregalese Paolo. Entrambi si sono aggiudicati 4 Coppe Italia, nella bacheca di Bellanti anche 2 Supercoppe, in quella di Danna titoli in tutte le categorie, compresa la pantalera. Si sono incrociati 30 volte con 18 vittorie di Bellanti e 12 di Danna. Entrambi hanno militato in Serie A con sei squadre diverse con un numero significativo di presenze: per Giuliano 323 con la maglia del Cuneo, 94 Alba, 30 Dogliani, 29 Dolcedo, 26 Taggia e 4 Ricca; per Paolo 172 con la casacca del Madonna del Pasco, 157 Cuneo, 65 Magliano Alfieri, 51 Mondovì, 45 Dolcedo e 29 Monticello. Il totale consente ad entrambi di essere nella classifica delle presenze da capitani nella massima serie: Danna in terza posizione con 523 (di cui 286 vinte, 55%); Bellanti in quarta piazza con 507 (di cui 306 vinte, 60%). L’ultima tra le note condivise da Mario Pasquale, il numerologo del balon, indica che Bellanti ha disputato quattro finali scudetto consecutive, di cui tre vittoriose, mentre Danna ne ha collezionate cinque in totale, tutte vinte, quattro nel ruolo di capitano, una come spalla. Correva l’anno 2018, il capitano era Federico Raviola, la squadra ovviamente la Subalcuneo.Massimo Berruti, presidente dell’Associazione “Spheristeryum”, presenta l’iniziativa: «Abbiamo deciso di continuare il percorso di valorizzazione delle nostre radici, digitalizzando i nostri ricordi. Grazie al minuzioso lavoro di Andrea Icardi, le gesta sportive e umane di Giuliano e Paolo potranno essere condivise con gli appassionati in una serata a metà strada tra l’amarcord e la promozione della nostra amata disciplina».La serata prevede in apertura l’esibizione delle squadre giovanili dell’Acqua San Bernardo Subalcuneo, seguita dalla proiezione del docufilm e dalla chiacchierata che vedrà protagonisti i campioni, Massimo Berruti ed il giornalista Piero Dadone.