Erano in gran parte giovani, quasi tutti nati nel 1922, quelli che nell’estate del 1942 hanno costituito le fila di cinque reggimenti alpini di complemento e, a fine anno, sono stati inviati in rinforzo delle truppe in Russia. Il libro ricostruisce la vicenda di due battaglioni che ebbero destini opposti. L’uno si trovava a Rossosch nel momento dell’attacco sovietico. L’altro invece, grazie ad azioni di protesta e sabotaggio, accumulò quel ritardo che gli consentì di evitare il massacro, non però la terribile ritirata. Non essendoci documenti ufficiali di questi avvenimenti, l’autore ha ricostruito gli eventi grazie a testimonianze dirette.
LE ULTIME TRADOTTE PER LA RUSSIA
di Giorgio Ferraris
Editrice ArabaFenice
17 euro