L’autore prende per mano il lettore che, come il praticante, è “volenteroso, ma distratto”. Lo conduce a fare esperienza di liberazione muovendo i primi passi da quando entra in sala con la sua coperta e tappetino e si posiziona “nell’angolo a cui è affezionato”.
Le parole scandite sono precise, mai casuali. Come lo spazio dove avviene la meditazione yoga è luogo scelto, non semplicemente ritagliato, così lo scopo della pratica si muove lungo due direzioni “evadere dalla persona che gli altri ritengono sia e inabissarsi in se stesso, al di là di se stesso”.
È un cammino scandito a brevi capitoli, cesellati in ogni particolare indicando al praticante le tappe per cogliere le vibrazioni del proprio essere interiore. Il punto di vista altalena tra il maestro, osservatore e guida, pronto a sottolineare i piccoli gesti, le corrette posture, e l’adepto yoga invitato a interiorizzare ogni sensazione.
Ed è anche una complicità di esperienza con il lettore che si trova a vivere momenti di “bizzarra” lettura. Si scopre attento a sentire il proprio respiro, a percepire, inseguendo il pacato fraseggiare del maestro, le sensazioni provate quando l’aria entra nel corpo, la differenza tra quella inalata e quella esalata.
Inabissarsi in se stessi coincide con l’evadere dal mondo. Lo yoga, dice l’autore, è “atto di sollecitudine e premura nei propri confronti”. È prendersi del tempo in un mondo che non dà tempo. Diventa in ultimo una pratica “rivoluzionaria”, perché cambia radicalmente il modo di guardare il mondo e le altre persone. Insieme però, precisa l’autore, non è un isolarsi dal mondo.
Piuttosto prepara “alla lotta quotidiana a cui, a meno di trasformarsi in eremiti, è impossibile sottrarsi”. Non per nulla uno dei significati del termine yoga è “prepararsi alla battaglia”.
IN YOGA
di Silvio Bernelli
Editrice Aliberti
15,9 euro