A partire dalla 20.30 di ieri sera, martedì 30 maggio, presso il Liceo Artistico “Bianchi Virginio”, è stato presentato il progetto “Svelarti” che, a coronamento di un percorso iniziato a settembre 2022, ha voluto promuovere, mediante la video intervista all’attivista Azam Bahrami, l’intervista in presenza al rapper Afshin Allinvand, le canzoni e gli spettacoli teatrali, una riflessione sui temi del velo, della libertà e della violenza contro le donne. Questo è stato anche un momento per ricordare Alice ed Elena, le due studentesse decedute nel corso dell’anno, in memoria delle quali il Liceo ha piantato due alberi nel proprio cortile.
Ad aprire la serata, il Dirigente Carlo Garavagno, la Sindaca Patrizia Manassero, l’assessora alla Cultura ed alle Pari Opportunità Cristina Clerico e Cristina Saimandi, docente di Arti figurative presso il Liceo.
“Sono convinta – ha dichiarato l’assessora rivolgendosi agli studenti – che la musica, l’arte e la danza abbiano un potere immenso nel tracciare le linee di domani. Quindi, ragazzi, portate con voi il ricordo delle vostre compagne e usatelo per trasformare la realtà”.
“Svelarti” ha visto la partecipazione delle classi 3D, 3AF, 5FL del Liceo Artistico, poi della 5G e 3M del Liceo Musicale, in collaborazione con il dipartimento di Mets del Conservatorio “Ghedini” di Cuneo.
La docente Saimandi ha poi spiegato: “È stato un lungo percorso lontano dai banchi di scuola, fatto di relazioni umane, e per raccontarvelo, questa sera, abbiamo pensato all’immagine di una goccia di pioggia che, cadendo al suolo, si impregna del profumo della terra, mettendo insieme la dimensione olfattiva e quella uditiva. Quindi, noi abbiamo cercato di unire installazioni, musica, opere e performance”.
L’intervento del cantante, invece, ha riguardato il valore della democrazia e la situazione in Iran: “La democrazia è qualcosa di molto delicato: la si perde con facilità e riaverla è complicato. Nel ‘78, noi abbiamo perso questo tesoro a causa di un regime religioso che ci ha privati di diritti e parità. A volte, mi chiedo perché sono nato là, ma credo che vivere quelle situazioni mi abbia reso più forte: ho sempre dovuto combattere, anche quando mi sentivo solo o non compreso. Sin dal principio, il regime ci ha divisi, ad esempio a scuola maschi e femmine non posso stare insieme, pensando che ci saremmo abituati; tuttavia, gli Iraniani che studiano e si informano non accettano le imposizioni dittatoriali e lottano per la democrazia”.
Per la realizzazione del progetto, si ringraziano: il Dirigente Carlo Garavagno ed i suoi collaboratori, Luciano Cerutti e Fabrizio Mandrile, la dsga Roberta Pepino, la segreteria, i tecnici Omar e Giuseppe, il docente Fabrizio Oberti per questioni legate a problemi tecnici e di sicurezza, il dipartimento Mets del Conservatorio di Cuneo insieme al professore Gianluca Verlingeri, lo storico Gigi Garelli, l’antropologa Giulia Marro e poi gli allievi del Liceo e i loro insegnanti Chiara Albanese, Lorenzo Busciglio, Alessia Clema, Giorgia Dalmasso, Maria Pia Fogliati, Daniele Guolo, Elisa Massimino, Claudio Oreglia, Carole Peia, Cristina Saimandi, Paola Sansone e Paolo Turco.