Prima cosa da dire è che, per affrontare un libro come questo, serve tranquillità e amore alla lettura e anche una bella dose di curiosità. Un’opera monumentale, di ben 935 pagine, che sanno di straordinario: una biografia di un grande autore raccontata, in forma romanzesca ma non solo, da un grande autore. Stephene Crane è un giornalista, scrittore, corrispondente di guerra raccontato da Paul Auster, l’autore americano che è tra i più grandi scrittori viventi. Crane è stato un grandissimo, interessato, nella sua scrittura, soprattutto all’esperienza e alle sensazioni, che descrive con un linguaggio vivido, diretto e spesso metaforico. Morto nel 1900, quando aveva appena 28 anni, ebbe una vita breve ma vissuta a un ritmo frenetico. È l’immagine che Auster evoca con il suo titolo, quello di un giovane vita che brucia brillantemente prima di esaurirsi.
Insomma uno stile che è il contrario di Auster, che però lo ama tantissimo e non ha dubbi sul genio di Crane. Era davvero un prodigio, e la sua voce e il suo stile, acuto, attento, privo di moralismo o sentimentalismo, erano qualcosa di nuovo di zecca nelle lettere americane. E oltre ad essere un grande scrittore, era un superbo reporter di guerra, molto più avanti dei suoi tempi per franchezza, raccontando le atrocità della guerra e sulla sua insensatezza.
Lo straordinario libro di Auster, che non farete fatica a leggere, nonostante la corposità, è un atto d’amore, un omaggio a uno scrittore e alla scrittura. Una scrittura, quella di Crane, incredibilmente diversa da qualsiasi altra cosa fosse venuta prima, con il suo realismo grintoso, ridotto al minimo. Prosa ossea e nessuna morale ordinata. Da non perdere.
Ragazzo in fiamme
Paul Auster
Einaudi
24 euro