Saluzzo – In attesa del processo era stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari ma l’8 gennaio del 2022 fu lui stesso ad avvisare i carabinieri che stava per uscire di casa senza avere l’autorizzazione.
“Sto per uscire perché sono fuori di testa, mio fratello sta malissimo”, questo il contenuto della chiamata che T.F. fece ai carabinieri, dopo aver ricevuto la telefonata dai parenti che lo avvisavano delle gravi condizioni di salute del fratello che di lì a poco morì. Ai militari fu lui stesso a fornire l’indicazione del luogo dove lo avrebbero trovato. Quando la pattuglia lo raggiunse davanti alle Poste l’uomo non oppose alcuna resistenza e si consegnò ai carabinieri che non poterono fare altro che segnalarlo per evasione. Al termine del processo con rito abbreviato il pubblico ministero, considerata la situazione in cui era maturata la violazione della misura cautelare e il fatto che era stato lui stesso a autodenunciare il gesto compiuto in un momento di disperazione, ha chiesto l’assoluzione per tenuità del fatto; richiesta cui si è associata la difesa e che è stata accolta dal giudice.