Cuneo – Gli allevamenti intensivi della provincia di Cuneo emettono 1.131 tonnellate di NH3 (ammoniaca). Questa sostanza chimica, che di per sé non è particolarmente nociva, quando emessa in quantità eccessive si cristallizza (combinandosi con ossidi di azoto e zolfo) per formare le polveri sottili (queste sì molto dannose per la salute umana).
Gli allevamenti di suini e pollame in Granda, seguendo i dati riferiti al 2020 del Registro europeo delle emissioni di sostanze inquinanti, emettono quasi tutta l’ammoniaca del Piemonte: sul totale regionale di 1.608 tonnellate, dal cuneese ne arrivano 1.131 (tre quarti).
In tutta Italia (prima in Europa per morti dovute alle polveri sottili), il Piemonte è la quarta regione che più contribuisce a queste emissioni: quasi come il Veneto, poco meno dell’Emilia-Romagna e della Lombardia.
Nella mappa elaborata da Greenpeace Italia emerge anche che le aziende responsabili di queste emissioni (che si riflettono sulla qualità dell’aria di tutto il Piemonte), hanno ricevuto ben 1 milione e 918 mila euro dall’Ue, sfruttando i fondi per la Politica agricola comune.
*tutti i dati sono del Registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti, AGEA e Unioncamere con l’elaborazione di Greenpeace Italia.
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Il prospetto nazionale di Greenpeace, con il Piemonte nella top 5 della quota di emissioni (7,7%)
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La mappa elaborata da Greenpeace Italia