La prima tappa del Capo dello Stato oggi a Cuneo sarà al momumento della Resistenza sul viale Angeli. Ecco in breve la storia di questo importante simbolo della Resistenza.
La decisione di realizzare a Cuneo, “capitale morale della Resistenza”, un monumento alla Resistenza italiana maturò nel 1960, con Mario Del Pozzo, sindaco dal 1951 al 1965, e portata avanti dal suo successore Tancredi Dotta Rosso, sindaco dal 1965 al 1976, avendo il pieno appoggio del Consiglio comunale e delle associazioni partigiane. Nel 1964 la scelta cadde sullo scultore Umberto Mastroianni (1910 – 1998), ex partigiano, vincitore nel 1958 del premio internazionale della Biennale d’Arte di Venezia.
Il monumento, collocato nel Parco della Resistenza, è costituito da un’imponente struttura di bronzo del peso di ventiquattro tonnellate, con le dimensioni di metri 20×17. Fu inaugurato domenica 7 settembre 1969, alla presenza di un folto pubblico e delle autorità. Tra gli oratori ufficiali ci fu l’onorevole Sandro Pertini, allora Presidente della Camera dei Deputati e Medaglia d’Oro al valor militare per la Resistenza, e il senatore a vita Ferruccio Parri, già vice comandante del Comitato di Liberazione Nazionale (Cln) dell’Alta Italia.
Le parole di Mastroianni
Al nostro settimanale “La Guida” del 5 settembre 1969, Mastroianni spiegò con queste parole il significato che ha il monumento: “Ho tentato di riportare alla luce la grandiosa epopea della Resistenza, architettando una composizione ricca di tragiche umane conseguenze. Corpi dilaniati, arroventati che, martirizzandosi, schiudono la via a una nuova dimensione umana. Una vittoria dello spirito, che ho tentato di realizzare nell’intreccio delle masse e dei volumi incandescenti e dinamici”.
La storica dell’arte Paola Bucarelli, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma dal 1942 al 1975, ha commentato il monumento dicendo che può essere interpretato “come una deflagrazione che si ripete e si propaga dalla città alla montagna, come una reazione a catena”.
Il monumento alla Resistenza è diventato uno dei simboli della città di Cuneo, anche per la sua collocazione nel parco omonimo, al cospetto di Boves e della Bisalta dove, subito dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, Ignazio Vian organizzò le prime formazioni partigiane e dove, il 19 dello stesso mese, il maggiore Joachim Peiper e le sue SS compirono la prima strage di civili inermi.