È il 2 ottobre 1949 quando Luigi Einaudi giunge in visita ufficiale per tagliare in nastro del restaurato palazzo municipale. Il 29 settembre 1963 è la volta del Presidente Antonio Segni. In questo caso, oltre a ricordare i 20 anni dall’Eccidio, viene attribuita al Comune, la Medaglia d’Oro al Valore Militare. Con Andreotti, il Presidente inaugura Casa don Bernardi. Lo stesso Segni, con Decreto del Presidente della Repubblica, nel maggio 1964 concederà a Boves il titolo di città.
Significativa la visita del 12 novembre 1978 da parte di Sandro Pertini. Questi prende la parola e, a ruota libera, tiene un discorso di 52 minuti in cui spazia dal Martirio di Boves alla Resistenza, dall’eroismo dell’esercito italiano nel secondo risorgimento all’importanza di lavoro e libertà.
Sabato 18 settembre 1993 è il Presidente Oscar Luigi Scalfaro a intervenire nel 50° anniversario dell’Eccidio.
Giovedì 18 settembre 2003 Boves accoglie Carlo Azeglio Ciampi. Nel ricordare l’Eccidio il Capo dello Stato rende omaggio alla laboriosità della popolazione bovesana e al territorio in cui nacque la Resistenza. “Senza Risorgimento e Resistenza – disse Ciampi – questo paese oggi sarebbe peggiore. Per questo intendiamo conservare e celebrare con pienezza il significato fondamentale della festa del 25 aprile come momento di riflessione, gioia e festa per i valori della nostra comunità”.
Una comunità, quelle bovesana, che nel ricordare con il Presidente Sergio Mattarella la Liberazione, si appresta a vivere l’ottantesimo anniversario dell’Eccidio portando avanti la memoria accompagnata da sentimenti di riconciliazione.