Il desiderio di essere madre e il suo contrario, e la capacità di prendersi cura sono il cuore dello spettacolo di Fabiana Iacozzilli “Una cosa enorme”, che andrà in scena al Teatro Toselli giovedì 27 aprile. Una produzione Cranpi/La Fabbrica dell’Attore-Teatro Vascello/ Fondazione Sipario Toscana/ Carrozzerie | n.o.t, con Marta Meneghetti e Roberto Montosi. Scene di Fiammetta Mandich, luci di Luigi Biondi e Francesca Zerilli e suono di Hubert Westkemper.
Sul palco una donna con una pancia enorme si muove nel suo spazio fatto di pochi oggetti, tra i quali riesce ancora a essere se stessa: un frigorifero, una macchina del gas, una poltrona, una pianta morta. È in costante e paranoico ascolto di una minaccia che incombe dall’alto. Presumibilmente delle cicogne.
“Quando inizio a lavorare a un nuovo progetto penso a Paul Haggis quando dice ‘So di avere una storia quando c’è una domanda a cui non è facile dare risposta’. Questo lavoro, generato dalla domanda ‘che peso ha nelle viscere di una donna l’essere e il non essere madre?’ è alla fine diventato un dispositivo in bilico tra la forma spettacolare la performance e a tratti la dimensione installativa – spiega la Iacozzilli -. Un oggetto emotivo che s’interroga sulla paura e sul desiderio dell’abbandonare se stessi alla cura di un altro essere umano. E mentre mi pongo queste domande mi accorgo che ho comunque un ruolo di genitrice da assolvere: quella di essere genitore di mia madre ottantaduenne, così vicina alla sua dipartita e nel pieno di una demenza senile avanzata da avere bisogno di qualcuno che badi a lei”.
Biglietti sul sito del Comune oppure il giorno dello spettacolo al botteghino del teatro, dalle 16.