Cuneo – Il drammatico naufragio in mare di 180 migranti a Steccato di Cutro avvenuto il 25 febbraio con il terribile conteggio di 69 morti e 56 dispersi ha riportato in primo piano, tra le tante polemiche, il tema delle migrazioni e di chi si mette in viaggio, spesso in condizioni disperate, per cercare la libertà e migliorare la propria condizione.
“Bon voyage – Go through”
Un’occasione di riflessione e di approfondimento è data a Cuneo dalla mostra “Bon voyage – Go through”, inaugurata il 18 febbraio e visitabile il sabato e la domenica dalle 16 alle 18.30, fino al 25 aprile, a Palazzo Samone. Il titolo è un fil rouge ideale che attraversa i quattro suggestivi progetti creativi della francese Patricia Lecomte, della tedesca Eva Leitolf, dell’inglese Alana Lake e dello spagnolo Victor López González, un percorso concettuale di circa 100 opere, in gran parte fotografie, che indagano il tema del viaggio inteso nelle sue diverse declinazioni, reale, metaforico, ideale o salvifico. Filo rosso del percorso è lo sguardo femminile con cui si leggono le varie forme che può assumere un viaggio (ideale, metaforico, drammatico, tragico); in quest’ottica, lo spostamento è spesso inteso come fase neccessaria per il raggiungimento di una libertà o il miglioramento della propria condizione sociale.
“Attraversa e BUON VIAGGIO…”
“Attraversa e BUON VIAGGIO…” è l’esortazione rivolta ai visitatori di questa mostra che espone le opere di quattro artisti internazionali, tre donne e un uomo, provenienti da Paesi diversi dell’Europa geografica. Viaggiare letteralmente significa percorrere fisicamente, attraversare un luogo per giungere ad un altro, ma spesso quest’azione non è solo transitiva. Viaggiare è un modo di cambiare, una trasformazione che avviene attraverso la visione di nuovi luoghi e il contatto con persone e culture diverse.
In mostra fotografie, installazioni fotografiche, proiezioni video e sculture che rappresentano la partenza, il percorso, il cammino e l’arrivo o il mancato arrivo alla meta agognata. Il progetto curatoriale crea tra le opere una dialettica con al centro uno sguardo particolarmente sensibile qual è quello femminile per un dialogo sul viaggio come metafora della ciclicità della vita e del suo dinamismo, fenomeno fisico, psicologico ma anche economico. Ogni opera suggerisce una storia, ispira una riflessione.
La mostra è organizzata da grandArte e martin – Martini Arte Internazionale e con la curatela artistica di Patrizia Bottallo, nell’ambito della rassegna “8 marzo è tutto l’anno”.
Per informazioni e prenotazioni: info@grandarte.it.