Cuneo – L’accusa è di disturbo della quiete pubblica e sul banco degli imputati sono finiti S. M. e C. J., i titolari dei locali “Da Mirela” che affaccia su piazzale della Libertà e “Chicken king latino’s” di via Silvio Pellico, accusati dai residenti della via, costituiti parte civile con l’avvocato Claudio Massa, per aver reso le loro notti degli incubi a occhi aperti dato che la musica a volume altissimo rendeva impossibile il riposo. I fatti contestati risalgono al 2020-2021, quando più volte le forze dell’ordine erano intervenute e avevano sanzionato i due locali anche perché sprovvisti delle autorizzazioni per i dehors e per l’intrattenimento con musica, ma la situazione è cambiata solo di recente: “Il sabato e la domenica il vociare iniziava il pomeriggio e andava avanti fino alle 2-3 di notte – ha raccontato uno dei querelanti -, appena le forze dell’ordine andavano via il frastuono ricominciava e se ci affacciavamo ai balconi ci insultavano perché avevamo chiamato chi di dovere”. “Mia madre di 86 anni non usciva più perché aveva paura – ha riferito un’altra testimone -, giocavano a pallone o litigavano e lei aveva paura di essere spinta”. “Anche con le finestre chiuse si sentiva il rumore provenire da entrambi i locali – ha aggiunto un altro testimone -, durante i periodo di restrizioni Covid il sabato sera davano feste danzanti ed erano tutti senza mascherine. Al bar Mirela le casse messe fuori dal locale rimbombavano sotto i portici”. Un testimone che abita proprio sopra il Chicken King ha affermato di poter andare a dormire solo quando chiude il locale, alle 3 o alle 5 di mattina: “È come se fossi dentro il locale con loro perché non è insonorizzato. Ho provato a dialogare con loro ma ai gestori non importava niente e il proprietario dell’immobile diceva che insonorizzarlo costa troppo. Ora con la nuova gestione va un po’ meglio ma l’isolamento andrebbe fatto”. Il processo è stato rinviato al 19 settembre per ascoltare gli altri testimoni.