Cuneo – “E’ di questi giorni la notizia della fine dell’asset per cui il mercato Miac era nato nel lontano 1997. Perfino la prestigiosa Mostra Nazionale della razza Piemontese lascerà questi spazi per trovare nuova vita in quel di Fossano. L’amministrazione era a conoscenza delle intenzioni del Cda della partecipata Miac, se si, perché non si è pensato di informare il Consiglio Comunale. Dopo 25 anni siamo oramai stanche di annunci e promesse”. Il consigliere comunale Giuseppe Lauria ha presentato un’interpellanza sulla prossima chiusura del mercato “fisico” dei bovini al Miac, società di cui il Comune possiede il 36,448 % delle quote.
“Siamo ormai stanchi di ripeterlo – scrive il consigliere nella richiesta di chiarimenti inviata al presidente del Consiglio Comunale -. Nel corso degli anni (decenni) il progetto Miac ha rivisto al ribasso le potenzialità ispiratrici del progetto stesso, sia per cambiamento della realtà legata alla filiera della carne, sia per scelte nel tempo operate (piattaforma ortofrutticola, ecc.). Nel tempo il Miac ha quasi sempre presentato bilanci in perdita (nel 2017 e 2018 ha, tuttavia, registrato un sostanziale pareggio e un piccolo utile)”.
Mel 2021 parte del terreno della Miac, 93 mila metri quadri, erano stati venduti alla Scannel Proprerties. “Una vendita – continua Lauria – che ha permesso di sanare le casse della partecipata comunale anche se poi le aspettative sono andate puntualmente disattese (l’ennesima cattedrale nel deserto?)”.
Lauria interroga quindi il sindaco: “Si ritiene normale che un amministratore acquisisca le informazioni dalla lettura dei giornali? Il nominato all’interno del Miac ha riferito all’amministrazione comunale quanto si stava realizzando: acquisizione, realizzazione, cambio programma? Quale è il giudizio sugli attuali amministratori del Miac e, soprattutto, sulla loro capacità di onorare il mandato ricevuto?”.