Cuneo – L’ex Casa del Fascio femminile verrà recuperata per ospitare unità abitative destinate a 12 persone disabili che inizieranno un percorso di autonomia, non solo abitativa, ma anche lavorativa e di vita. L’edificio, sito in centro città all’angolo tra via Bruni e via Felice Cavallotti, dietro il Cinema Monviso, è di proprietà comunale dal 2014, per effetto di un lascito da parte del Demanio. Il progetto che verrà ospitato, finanziato dal Pnrr, è in capo al Consorzio Socio-Assistenziale del Cuneese ed ha un budget di 715.000 euro.
Per ora saranno sei le persone che inizieranno il percorso di autonomia, alcune delle quali sono state già individuate dagli operatori del Consorzio. Si tratta di quattro ragazze, tutte Under 30, che attualmente vivono in famiglia: una frequenta un centro diurno, le altre stanno seguendo dei tirocini.
L’obiettivo del progetto è portare all’autonomia abitativa questi soggetti, favorendone l’uscita dalla casa dei genitori, aiutandoli a costruirsi un percorso di vita, che passi anche attraverso il lavoro.
In un primo momento il Consorzio aveva pensato a sei diversi appartamenti, dislocati in vari comuni, che potessero ospitare due persone ciascuno e permettere così al territorio di farsene carico. Poi dal Ministero è arrivata l’indicazione che le unità abitative potevano essere al massimo due. A questo punto l’ex Casa del Fascio Femminile è parsa la soluzione migliore, con le sue sei stanze, più una comune, sia al 2 ° che al 3° piano. “Questa ipotesi ha molti lati positivi: lo stabile è in una bella posizione, molto centrale, ed è in buone condizioni tutto sommato, anche se vuoto dal 2001” ha spiegato la direttrice del Consorzio Giulia Manassero, illustrando il progetto in Commissione consiliare.
Il progetto dovrebbe partire da giugno: temporaneamente, in attesa che i lavori alla ex Casa del Fascio Femminile siano realizzati, le persone saranno ospitate in due alloggi a “La Via” di San Rocco Castagnaretta. La selezione delle persone che parteciperanno è stata fatta dagli operatori del Consorzio, che li seguono, li conoscono bene ed hanno individuato quelli ritenuti più adatti per iniziare il percorso e portarlo a termine con successo.
Finiti i fondi Pnrr, nel 2026 salvo proroghe, la ferma intenzione del Consorzio è di mantenere in piedi il progetto, trovando nuove risorse.