Cuneo – Oggi, sabato 18 marzo, si è celebrata la terza Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus. La ricorrenza è stata istituita, con l’obiettivo di conservare e rinnovare la memoria di tutte le persone che sono decedute a causa dell’epidemia, con la Legge 18 febbraio 2021, n. 35. In occasione della giornata nazionale, tutti gli edifici pubblici espongono le bandiere a mezz’asta.
Nell’occasione, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato: “Il 18 marzo 2020 è stato tra i momenti più drammatici della storia della Repubblica. In questa giornata rinnovo sentimenti di partecipazione al dolore dei familiari delle vittime e nello stesso tempo esprimo riconoscenza a quanti hanno contribuito a contenere un pericolo così grave, improvviso e pervasivo, tale da mettere a repentaglio la salute pubblica globale. L’impegno profuso nello scongiurare le conseguenze della pandemia – non ancora pienamente debellata – costituisce un patrimonio di valori fondamentali da preservare per esser in condizione di far fronte a ogni sfida di portata internazionale”.
A Bergamo si è svolta la preghiera di 10 religioni e alla cerimonia di commemorazione nella città lombarda, simbolo della pandemia in Italia, eranministri della Difesa Guido Crosetto e della Salute Orazio Schillaci alla cerimonia nella città lombarda. La giornata nazionale è istituita proprio nel giorno in cui tre anni fa i camion militari portarono via le bare da Bergamo.
Sono stati 188.750 i decessi da Covid-19 in Italia, secondo i dati aggiornati al 16 marzo dal ministero della Salute. In tutto 25 milioni e 651.205 i contagiati da Sars-CoV-2, di cui 141.988 attualmente positivi. In questi giorni l’Oms si è detta fiduciosa sul fatto che l’emergenza internazionale possa terminare entro quest’anno.