Torino – È morto ieri, domenica 5 marzo, all’età di 80 anni l’artista torinese Piero Gilardi. Uno dei grandi dell’arte povera ma anche un grande precursore della tematica ambientalista, ecologista ante litteram e dell’impegno politico e colelttivo per l’ambiente.
Il maestro dell’arte povera
Maestro dell’arte povera, è stato uno dei precursori dei temi ambientali e dell’indagine del raporto tra Uomo e Natura. Tra le sue prime opere, e anche tra le più note, ci sono i Tappeti-Natura, realizzate in poliuretano espanso per denunciare la mercificazione e il degrado dell’ambiente. Gilardi debutta nel 1963 con l’opera neodadaista Macchine per il futuro presso la Galleria L’Immagine di Torino, partecipando alla nascita dell’Arte Povera e della Land Art. Nel clima politicizzato della fine degli anni Sessanta, decide di interrompere la produzione artistica e cerca nuove esperienze di vita nelle aree periferiche del pianeta, partecipando all’elaborazione teorica di nuove tendenze artistiche, Land Art, Antiform Art, Arte Microemotiva. È convinto aassertore dei movimenti artistici della creatività collettiva e spontanea, vivendo esperienze creative non solo in Italia, ma anche in Nicaragua, in vari Paesi dell’Africa e nei territori dei nativi americani negli Stati Uniti. Ritorna alla piena produzione artistica nel 1981, anno nel quale inizia anche una ricerca interattiva e multimediale, volta al coinvolgimento pieno e dinamico del pubblico nelle installazioni da lui create.
L’ecologia e il Pav
A Torino fonda il Pav (Parco d’arte vivente), http://parcoartevivente.it aperto nel 2008 centro sperimentale di arte contemporanea integrato nella natura, oggi diretto da Enrico Bonanate. Comprende un sito espositivo all’aria aperta e un museo interattivo inteso quale luogo d’incontro e di esperienze di laboratorio rivolte al dialogo tra arte e natura, biotecnologie ed ecologia, tra pubblico e artisti.
Ghilardi e il Cuneese
Era conosciuto in tutto il mondo e conosceva e amava il Cuneese. GrandArte in collaborazione con il Comune di Rittana e l’Era Granda aveva organizzato a Rittana nel 2019 una sua personale dal titolo Piero Gilardi. Etica ed estetica della natura portando un significativo compendio della complessa produzione del Mmaestro: 10 Tappeti-Natura, 2 sculture, 1 installazione video interattiva, 1 scenografia politica realizzata appositamente per Rittana e 11 tabelloni fotografici con immagini di varie animazioni politiche degli ultimi 15 anni. L’uomo-artista-intellettuale, celebrato dai grandi musei internazionali, che sa ascoltare con semplicità e generosità e sa mettersi a disposizione anche di una piccola comunità del mondo della montagna, che sconta parte dei disastri e delle ingiustizie di quello sviluppo industriale urbanocentrico che ha segnato il nostro Paese nel secolo scorso. E durante l’inaugurazione lo stesso Gilardi aveva voluto proprio sottolineare l’importanza delle piccole comunità e della montagna da tenere viva.
Nel 2020 una mostra a Start nell’ex caserma Mussso a Saluzzo.