Forse solo un vero corrispondente di guerra come Domenico Quirico, uno che la guerra l’ha vista da vicino rischiando di persona (anche con una lunga prigionia durante la guerra in Siria) e sa come essa non sia fatta di analisi strategiche a tavolino, ma piuttosto di polvere, fango e sangue, poteva scrivere un libro come questo (Guerra totale. La bancarotta bellicista, Neri Pozza 2022 ), in cui ogni pagina urla l’indignazione per la follia umana della guerra. Non si tratta in questo caso di una corrispondenza di guerra, ma di un’analisi approfondita
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