Riceviamo e pubblichiamo quanto segue:
“E così Cuneo ha deciso per il sì. Il “biodigestore” si farà! Una frattura netta tra i due Comuni confinanti che non mancherà di lasciare strascichi; in passato i due sindaci di allora, e le loro maggioranze, erano stati i fautori del progetto tanto da essere successivamente finanziato dal Pnrr. Nel consiglio comunale di giovedì scorso a Borgo, che non richiedeva votazione, ho espresso il mio parere, dopo aver valutato la situazione nella sua complessità.
I motivi del contendere di questo progetto si possono così sintetizzare. Coloro che ritengono Borgo San Dalmazzo, una zona non baricentrica per consentire l’arrivo di una quantità di biomasse necessaria per far funzionare un impianto apparentemente surdimensionato; a questo si aggiunge la preoccupazione che l’aumento delle quotazioni della materia prima porterebbe ad un incremento dei costi di costruzione dell’impianto (finanziati per 12,8 milioni), importo che graverà indirettamente sui Comuni. Inoltre il costo previsto di smaltimento in questo impianto sarebbe più caro di quanto già oggi richiedono alcune ditte private.
Per contro i favorevoli sostengono che l’impianto, sicuramente in linea con la politica “green” di recupero di biogas e lo sfruttamento di energie alternative, possa rappresentare un utile investimento per l’economia cittadina e rappresenti una barriera “pubblica” qualora i privati, creando un cartello monopolistico, aumentassero enormemente i prezzi di smaltimento. A questo si aggiunge la mancanza, da parte della Regione, di una programmazione chiara sui rifiuti , cosa che avrebbe fugato ogni dubbio. Ora però il dado è tratto e toccherà a noi amministratori di Borgo, accertare e controllare con attenzione che tutto si svolga senza creare ulteriori problemi alla cittadinanza.
Consigliere Marco Bassino – La Torre”