Dal 1815, la Restaurazione, al 1988, cinquantenario delle leggi razziali in Italia: è l’arco preso in considerazione dall’autore per scandagliare alcuni aspetti del rapporto tra ebraismo e cultura italiana. Una relazione che ha avuto una “circolarità inquietante” fatta di aperture e persecuzioni. Sono segnalate incomprensioni e pregiudizi da ambo le parti, ma anche l’apporto che esponenti delle comunità ebraiche hanno dato al periodo risorgimentale poi alla lotta antifascista. È un legame che ha dato alla cultura italiana apporti di notevole spessore, ha offerto letture della storia, della vita e del reale intessute di profondità e sensibilità.
La misura dell’inatteso
di Alberto Cavaglion
Viella
28 euro