Paesana – Oggi, sabato 31 dicembre, alle ore 15 si in augura a Paesana nella rotonda all’ingresso del paese della provinciale della valle Po, l’opera “Oltre”di Michelangelo Tallone. Una grande scultura in ferro e acciaio corten ad anello per ricordare l’eterno fluire del tempo ma anche per rievocare il più antico traforo delle Alpi che è il Buco di Viso. Ma Oltre che poggia su un basamento ideato e disegnato da Salvatore D’Auria costruito in pietra da Enrico Crespo e dalla Cooperativa “La Valle dell’Eco”, secondo le antiche tipologie di posa, ha anche una vasca in cui ricadrà l’acqua che sgorga dalla scultura a simboleggiare il Po. L’opera è un continuo riferimento alla montagna in tutte le sue accezioni incontro di culture, passaggio, ma anche fatica e tradizione.
Michelangelo Tallone è nato a Revello nel 1964. Ha frequentato per un paio d’anni il Liceo Artistico Ego Bianchi di Cuneo, abbandonandolo nel 1980 per andare a lavorare come apprendista di bottega nei laboratori ceramici di Oscar Balmas a Rifreddo il più antico laboratorio di ceramica del cuneese. Qui ha realizzato il suo sogno infantile di diventare ceramista. Vive e lavora a Paesana .Nel 1986 ha aperto un laboratorio per proprio conto dove ha iniziato la sua ricerca. Dal vasellame è passato alla figura, quindi si è occupato di restauri architettonici, ha progettato e costruito grandi stufe in ceramica e ha elaborato interessanti soluzioni di complementi d’arredo. A partire dal 1993, ha riesumato un’antica tecnica artistica risalente al periodo etrusco del VII secolo avanti Cristo: il bucchero, che diventa il suio marchio di fabbrica. La contemporaneità che sposa l’arcaico. Segni, sbalzi, forme che cercano l’uomo e dall’uomo ridiventano segni, sbalzi, forme. Il successo dei suoi lavori gli ha permesso di partecipare a numerose mostre ed esposizioni personali e collettive. Sperimentatore di tecniche e materiali diversi (dal legno al bronzo, dall’acciaio al marmo), l’artista utilizza da ultimo anche terre bruciate e arrugginite, creando forme tendenzialmente astratte, vitali, che sembrano contenere, e al contempo rilasciare, fasci energetici in tensione, gusci ovali che si avvicinano tra loro occupando lo spazio circostante. La scultura di Tallone accoglie l’aspetto del colore sotto forma di sfumature dal nero opaco al lucido dei riflessi argentei. Il padre Mario era scultore e artigiano del ferro, il figlio Marco è artista di ricerca grafica e incisore, ma già il capostipite, il bisnonno “Tumà dle Madone”, era pittore popolare itinerante, che sulle case dei paesi portava immagini sacre e non solo.