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Sabato 23 novembre 2024

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Donne che muovono le montagne

Nella Giornata internazionale della montagna che si celebra oggi, la storia di Elisa Giordano fondatrice di L'Ariss Galup

La Guida - Donne che muovono le montagne

Robilante – Elisa Giordano, 40 anni, di L’Ariss Galup, è una delle “Donne che muovono le montagne”.

È lo slogan della Giornata internazionale della montagna 2022 che si celebra oggi (domenica 11 dicembre) dedicata al mondo femminile perché: “Le donne svolgono un ruolo chiave nella protezione dell’ambiente e nello sviluppo sociale ed economico delle zone di montagna. Sono spesso i primi gestori delle risorse montane, custodi della biodiversità, dei saperi tradizionali, della cultura locale”. 

Giordano è la fondatrice di nuova azienda agricola con sede a tetto Giop, nel Vallone di Vermanera. Montagna all’estremo meridionale di Robilante e ai confini di Vernante. Un posto riservato, come lo è Elisa. Laureata in scienze e tecnologia agroalimentari, dopo alcuni anni di lavoro in un laboratorio chimico, ha scelto la natura, la vita all’aria aperta e l’attività di apicoltore. 

“Una scelta determinata anche per essere più vicina a Viola ed Emma nate nel frattempo”, spiega Elisa che racconta il suo “incontro” con le api: “I primi due nuclei (alveari) me li hanno regalati per la laurea perché ho fatto una tesi sull’analisi Melissopalinologica ovvero nella ricerca dei pollini contenuti nel miele per trovare l’origine floreale”. Presa dalla passione per le api ha iniziato ad aumentare i nuclei e quindi la produzione attività che è stata poi affiancata dalla coltivazione di piccoli frutti nella piccola conca baciata dal sole di Tetto Giop. Prima mirtilli e ribes, poi i lamponi.

All’inizio c’è stata qualche difficoltà a causa di caprioli golosi di germogli e poi della Drosophila suzukii (moscerino dei piccoli frutti) che è stata sconfitta dalla posa di teloni a tunnel sulle coltivazioni. Con l’aiuto di contributi europei e del Gal a favore dell’imprenditoria giovanile è stato realizzato e attrezzato il laboratorio di trasformazione dei piccoli frutti in cui si producono confetture di alta qualità e con certificazione biologica. Il sapore delle confetture è dolce con note acide, caratteristiche conferite ai frutti dalla quota di coltivazione e dallo sbalzo di temperatura tra il giorno e la notte. Fuori dal bel fabbricato ristrutturato è appesa l’insegna di legno de L’Ariss Galup e sul ripiano della grande vetrata che chiude la capriata c’è un gufo: “Serve ad evitare che gli uccelli vadano a sbattere contro i vetri e si facciano male” spiegano le piccole Viola ed Emma. Racconta, invece Elisa, l’origine del nome dell’azienda “Ogni volta che depositavo le bucce della frutta nel contenitore sull’uscio di casa al mattino lo trovavo inspiegabilmente capovolto. Finché, una sera colsi sul fatto l’autore del misfatto: il riccio goloso”. 

Elisa e il compagno Marco e le figlie vivono a Vermanera, fino al tardo autunno poi si trasferiscono a Roccavione perché la strada viene sgomberata dalla neve. 

Sulla statale da cui si stacca la strada per Tetto Giop non c’è insegna ad indicare L’Ariss Galup che non ha un sito internet e neppure una pagina sui social. E allora come si possono acquistare miele e confetture chiediamo ad Elisa? “Vendiamo in azienda o in alcuni negozi della valle a Robilante (pasticceria D’Amorè; Alimentari Dalmasso e Monica frutta e verdura), Roccavione (macelleria Bottega della Carne e gastronomia I Sapori del’Eden)”, Vernante (gastronomia La Sela; agriturismo Santa Lucia), Limone (panetteria Re). 

Per l’acquisto ci si può rivolgere anche direttamente ad Elisa (tel. 348 9296529), una donna che vive la montagna nel rispetto dei saperi, della tradizione locale e della biodiversità, all’insegna della modernità e della qualità di vita che si ritrova sui volti sereni delle sue bimbe che corrono nei prati e che si gustano nelle sue produzioni.

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