Limone – Nessuna gara europea per realizzare il ponte sul rio della Cà in progetto all’uscita del versante francese del Tenda bis.
L’ha precisato l’Anas oggi per contrastare il contenuto di una notizia non corrispondente alla realtà dei fatti con la seguente nota stampa: “Gli interventi da realizzare in seguito ai dissesti causati dall’evento alluvionale sul versante francese saranno eseguiti dall’impresa appaltatrice Edilmaco. L’avvio dei lavori è previsto entro il mese di dicembre”.
Il chiarimento è conseguente a quanto pubblicato sul Secolo XIX del 24 novembre che riportava gli esiti dell’incontro avvenuto il giorno precedente al Mit tra il viceministro Edoardo Rixi, il sindaco di Limone Massimo Riberi e il senatore Giorgio Maria Bergesio. Nell’articolo il viceministro, in riferimento all’avvio dei lavori, dichiara al giornalista: “Stiamo studiando il modo di ridurre il più possibile i tempi. La gara d’appalto europea può durare anche 6-8 mesi e si rischia di perdere l’estate”.
Un’ipotesi che, se fosse stata vera, avrebbe fatto slittare molto in avanti il cronoprogramma di Anas che fissa entro ottobre 2023 l’apertura del Tenda bis alla circolazione in configurazione di cantiere (passaggi in forma controllata).
L’affermazione ha destato non poca preoccupazione tra gli amministratori e i cittadini del territorio.
Anas ha voluto rassicurarli con la nota stampa che conferma l’incarico a Edilmaco e prosegue con un breve aggiornamento sullo stato di fatto del cantiere: “Per quanto riguarda il forte aumento del costo dei materiali, all’attualità ciò non ostacola il regolare prosieguo dei lavori. In merito alla realizzazione della nuova canna restano da scavare circa 607 metri di cui 37 sul lato italiano e 570 sul lato francese. In Italia lo scavo ha infatti raggiunto i 1682 metri mentre in Francia i 931 metri. Nel frattempo nella galleria storica, svuotata da tutti gli impianti e dalla segnaletica, sono in corso da luglio 2022 i consolidamenti propedeutici all’intervento di allargamento che porterà il vecchio tunnel alle dimensioni della nuova canna. Il consolidamento viene realizzato tramite conglomerato cementizio spruzzato e iniezioni di resine poliuretaniche al di sotto del rivestimento esistente”.
Maggiori dettagli sulla vicenda sull’edizione in edicola giovedì 1° dicembre.