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Giovedì 19 dicembre 2024

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Un cuneese racconta la sua esperienza del camminare accanto al fiume e ascoltarne le voci

Ventitré tappe per 405 chilometri percorsi con altri compagni di viaggio

La Guida - Un cuneese racconta la sua esperienza del camminare accanto al fiume e ascoltarne le voci

È dedicato “a chi cammina senza guardare l’orologio” questa originale guida di Pietro Vertamy che segue, come da titolo, tutto il Tevere dalle sorgenti, le “vene”, alla foce. Una dedica simile mette in chiaro che non si tratta della solita, pur utile, guida tecnica. Del resto da un autore che “adora i lati B della vita” non ci si poteva attendere altro.
Ventitré tappe per 405 chilometri percorsi con altri compagni di viaggio che condividono l’esperienza del camminare, atto cui restituisce la dimensione umana del contemplare, del fermarsi a guardare. Un “gesto antico in barba alla nevrosi del facciamo presto”. E al diavolo i futuristi con la loro esaltazione della velocità.
Si prende tempo. Vuole condividere col lettore prima ancora del percorso il suo lasciarsi interrogare da tutto. Che ci vuole, verrebbe da dire: “Basta seguire l’argine fino a Roma”, ma il fiume, “divinità vecchia, a tratti scostante”, se ne infischia dell’ordine. Bisogna ogni giorno aggiustare il tiro, affrontare imprevisti e con questi gustare ciò che regalano. All’autore piace mettersi in ascolto di ciò che gli viene offerto. Sono imprevisti mentali che stuzzicano il pensiero e invitano a digressioni che sembrano le vere compagne di questo cammino.
Non è certo un chiudersi nei propri pensieri. Anzi, con vivacità e talora ironia si mantiene attento ai paesaggi. Quello naturale, certo, ma anche quello umano che è “empatia tra esseri simili”. Allora da valorizzare ci sono gli incontri con “l’altra parte dell’eterna erranza. La parte ferma”. C’è Sebastian, il bambino che “possiede quella dannata intelligenza pratica di chi capisce le cose facendole e una cultura sconfinata che poco ha a che fare con sedie e banchi”. C’è Adolfo, l’agricoltore pragmatico che fa due conti sulla resa della terra, o Jean Paul, l’olandese che ha voluto cambiare vita. In tutti si sperimenta l’accoglienza semplice.
Alla fine ci si chiede: e la guida? C’è anche quella nella seconda parte. Un po’ più tecnica, ma senza strafare, perché camminare è anche mettersi accanto al fiume e lasciarsi guidare.

 

Tutto il Tevere dalla sorgente al mare
di Pietro Vertamy
Terre di mezzo
17 euro

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