Roccavione – Eugenio Fici, appassionato di montagna e di letteratura, ha dato alle stampe il romanzo “L’eredità” edito da Primalpe. Un libro nato da una storia di un uomo, di un trovatello, di nome Eugenio Frassinello. Le sue vicende, sepolte nei cassetti e nelle stanze di una vecchia casa sulle montagne di Roccavione, sono state trovate e riesumate per i lettori dallo scrittore.
Mercoledì 26 ottobre, alle ore 21, in biblioteca civica, l’autore dialogherà con il giornalista Gianni Martini per presentare il romanzo storico che s’inserisce all’interno di una cornice temporale a partire dagli anni Trenta.
Fici stimolato dalla sensazione di vuoto e di assenza percepita dell’abitazione nel Vallone Giordana ha voluto documentare le vicende di Eugenio Frassinello di cui ha trovato i reperti della sua infanzia e adolescenza.
Grazie a una ricerca sulla sua identità di trovatello, affidato presso la locale famiglia Giordana, nonché ai documenti personali ben conservati, in particolare le lettere di un’amica del periodo del servizio militare a Vinadio, la vita del protagonista diventa quasi l’emblema del passaggio di un’epoca. La scrittura della misteriosa amica irrompe in questa storia di “fatti” narrativi con il suo linguaggio parlato e offre dei momenti di immediatezza rari e straordinari.
La scelta del titolo “L’eredità”, in questo contesto, si può interpretare su due piani simmetrici: se da un lato ci racconta il difficile percorso dei figli illegittimi non riconosciuti, privati del diritto ereditario, da un altro lato la biografia di Frassinello, attraverso il ritrovamento degli effetti personali, costituisce l’autentica eredità storica.