Gli alberi ed i cespugli che si spogliano della loro esuberante livrea estiva non ricordano solo che sta finendo una stagione, ma lasciano intravvedere meglio le vestigia di altri tempi, invitando coloro che percorrono strade consuete, a scorgere tracce che rimandano a percorsi secolari o forse millenari. Quanto si è osservato per la salita al colle di Tenda, con lo stupore di calpestare il selciato di qualche segmento di una via romana, non è così evidente in valle Stura, ma anche in essa sono rimasti tratti del tracciato bimillenario, rimasto
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