Cuneo – Cerimonia di inaugurazione nel segno di un ritorno in grande spolvero, per l’edizione 2022 della Fiera Nazionale del Marrone, la 23ª: il taglio del nastro nella tarda mattinata di oggi (venerdì 14 ottobre) è stato preceduto da saluti, auguri e impegni che i rappresentanti delle istituzioni e dell’economia locale hanno voluto lanciare per l’evento clou del cuneese e che fino a domenica porterà in città migliaia di persone. Le aspettative e le speranze sono per una ripartenza dai numeri registrati fino al 2019, per far conoscere Cuneo e le sue montagne attraverso un frutto che era povero, e che invece negli anni è diventato bandiera ed elemento aggregatore di un vasto territorio.
Il sindaco di Cuneo, Patrizia Manassero, ha sottolineato l’emozione di questa sua prima edizione da primo cittadino, per un evento radicato e capace di far esplodere le proprie potenzialità, come simbolo e a vantaggio dell’economia locale e della montagna. Anche Ezio Raviola, presidente della Fondazione Cr Cuneo, ha ricordato il ruolo di questo “prodotto povero che ormai ci identifica” e ne ha sottolineato il traino economico, per far conoscere e crescere tutto il territorio; ha anche ricordato l’impegno dell’istituzione che si è dimostrato costante negli anni, in termini di sponsorizzazione, proprio per permettere una programmazione nel tempo e lo sviluppo dell’evento.
Forte il richiamo del consigliere regionale Paolo Bongioanni, oltre al ricordo della nascita dell’evento, 23 anni fa: “La promozione nazionale e internazionale è fondamentale, oggi c’è la maturità di un evento che merita di essere venduto nel mondo e di sviluppare lavoro per dodici mesi l’anno”, anche attraverso realtà come un Ente Fiera, nonostante gli accantonamenti in passato di proposte nella stessa direzione.
Mauro Bernardi, presidente Atl, ha ricordato che è “la fiera di punta del cuneese, ci auguriamo il ritorno ai numeri 2019, in una nuova alba nel processo turistico, per promuovere un sistema pronto a ripartire”.
Per le associazioni di categoria: Enrico Nada (Coldiretti) ha rimarcato l’importanza di “piccole produzioni dal grande potenziale” e l’impegno dell’organizzazione e dei suoi produttori, “presenti dalla prima edizione e vicini al consumatore, in una filiera diretta. Vicini anche ai più piccoli, con le fattorie per i bambini, per educarli a agricoltura e allevamento”; Luca Crosetto (Confartigianato), “con oltre 70 aziende, la casa delle golosità, gli Amici del cioccolato, lo street food, la ristorazione in piazza con Coldiretti, tutto per raccontare questo territorio e farlo conoscere”; Enrico Allasia (Confagricoltura), sul “fondamentale connubio territorio-castagna, per il futuro di questo frutto, attraverso strumenti come i distretti del cibo, per valorizzare prodotto e territorio insieme. Ne abbiamo tutti gli strumenti. Noi agricoltori siamo bravi a produrre, un po’ meno a venderci. E questo territorio cresce se tutti lavorano insieme”; Luca Chiapella (Confcommercio) ha sottolineato l’importanza del collegamento con la Liguria e l’imperiese, attraverso la collaborazione con Olioliva (anche questo evento alla 23ª edizione, come ricordato da Enrico Lupi, Cciaa Riviere di Liguria), e dell’istituzione in Comune a Cuneo di un assessorato alla metro-montagna. Su quest’ultimo l’assessore Sara Tomatis ha ribadito che “il territorio deve sapere fare squadra, anche con le Langhe, non solo in Italia ma anche all’estero”.