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Domenica 22 dicembre 2024

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Troppi incidenti per le strade provinciali, velocità e distrazioni le cause

Si è riunito l'Osservatorio provinciale sulla sicurezza stradale: le zone dve avvengono in media più incidenti sono quelle dell'Alta Langa

La Guida - Troppi incidenti per le strade provinciali, velocità e distrazioni le cause

Cuneo –  Prevenzione, sensibilizzazione e controlli. Sono questi, in sintesi, i tre aspetti sottolineati dall’Osservatorio provinciale sulla sicurezza stradale che si è riunito ieri lunedì 19 settembre in Prefettura a Cuneo.
Dall’esame dei dati statistici sugli incidenti stradali del primo semestre 2022 in provincia di Cuneo emerge un incremento di casi verificatisi in moto (48%), mentre nel 2021 erano stati il 29% del totale. Gli scontri, anche di veicoli, avvengono su tutta la rete stradale considerata anche l’ampiezza del territorio provinciale e in media durante il giorno, nelle fasce orarie di spostamento per lavoro. Ci sono poi gli incidenti che coinvolgono i pedoni, spesso anziani e ciclisti.
Ma quali sono le cause principali degli incidenti stradali? L’eccesso di velocità, ma anche le mancate precedenze, le alterazioni dello stato psico-fisico del guidatore e la distrazione, condizione più difficile da accertare. Tante le segnalazioni dei punti neri della viabilità provinciale dove avvengono in media più incidenti, a cominciare dall’Alta Langa con strade che si prestano a percorsi motociclistici e dove il servizio di vigilanza e controllo è più faticoso per l’elevato numero di piccoli Comuni (ad esempio 38 nell’Unione Montana Alta Langa) rispetto al numero degli agenti. Ma poi anche le strade del Monregalese, Fossanese, Saluzzese e Saviglianese, pianura e collina. Ribadita la necessità di interventi di manutenzione più frequenti su una viabilità caratterizzata da asfalti usurati e buche, tenendo conto che alcune importanti direttrici sono da poco passate alla gestione Anas.
Per contrastare le principali cause degli incidenti stradali l’Osservatorio ha sottolineato l’importanza di un’attività di sensibilizzazione con le scuole tramite progetti come Icaro, diffuso da anni dalla Polizia di Stato. Fondamentale la prevenzione e l’attività di controllo già in atto con la presenza di autovelox soprattutto nei fine settimana. In chiusura il prefetto Triolo ha inviato tutti i soggetti a segnalare all’Osservatorio le maggiori criticità riscontrate per proseguire l’attività di monitoraggio e assumere nuovi provvedimenti.

Al tavolo di lavoro, presieduto dal prefetto Fabrizia Triolo, erano presenti i rappresentanti delle forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia stradale), delle Polizie locali dei Comuni di Cuneo, Alba, Borgo San Dalmazzo, Bra, Busca, Ceva, Fossano, Mondovì, Saluzzo e Savigliano e delle Unioni Montane e dei Comuni. Presenti anche Provincia, Anas, Società autostrada Torino-Savona, società Autostrada Asti-Cuneo, Aci e Pra.

 

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