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Venerdì 22 novembre 2024

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Volti e corpi che danno vita alle voci interiori più profonde

La scultura di Germana Eucalipto, l'autrice della grande scultura dell'Anfiteatro dell'Anima di Cervere

La Guida - Volti e corpi che danno vita alle voci interiori più profonde

Nata nel 1965 a Sanfront, dove risiede, Germana Eucalipto è ceramista e scultrice, ed espone dal 1992.

Si forma presso la scuola d’arte di Saluzzo e poi nel più antico laboratorio di ceramica del cuneese del Maestro Balmas. La sua attività espositiva inizia nel 1992 fra Torino, Milano, Francia, Spagna e varie città italiane, ma la sua prima personale è stata a Mondovì. Sue opere sono presenti presso musei, chiese, e collezioni private e alcune di esse sono state realizzate con l’antica tecnica del bucchero. Ha ricevuto riconoscimenti di prestigio.

Le sue opere, per le più figure, impegnate in complesse torsioni e volti femminili, talvolta enigmatici e inquietanti, emergono sovente da una gleba dalla quale sembrano cercare di liberarsi, quasi a voler testimoniare le difficoltà che incontra l’universo femminino verso un’autonoma affermazione e una piena espressione. Attraverso le sue sculture, corpi dinamici che nascono uno dall’altro, si fondono, si liberano, si elevano o si ripiegano su se stessi, attraverso volti espressivi, inquietanti, enigmatici, volutamente distanti e quasi assenti, cerca di dare vita alle voci interiori più profonde, nella ricerca di una nuova dimensione di un nuovo equilibrio, di un’unità interna assoluta. Notevole l’abilità tecnica nell’uso dei materiali e nelle tecniche, a suo tempo apprese in laboratori artigiani di primo livello.
“Le sue sculture femminili – scrive Enrico Perotto nel catalogo della mostra D-Arte, tenutasi alla Fondazione Peano tra marzo e aprile del 2022, seconda parte del progetto artistico del fotografo saluzzese Aldo Galliano, dedicato interamente alla creatività artistica femminile.- sono colte spesso in una posa che esprime un atto di trepidazione e di protezione del proprio corpo, intaccato da ferite segrete che inquietano, ma il cui vigore resiste al tempo, impresso nel frammento-memoria di una bella effigie muliebre”.
Germana Eucalpto è anche l’autrice della scultura si sfondo all’Anfiteatro dell’Anima si trova in frazione Grinzano di Cervere. Un’opera in un luogo si spettacoli a contatto con la natura che è visivamente abbracciato dalla cerchia delle Alpi, col Monviso da un lato e i dolci declivi delle colline delle Langhe dall’altro. Una gradinata scende verso il palco, chiuso alle spalle da quinte composte da grandi blocchi di pietra “da scogliera”, massi recuperati che danno alla costruzione un senso arcaico di solidità, quasi a voler sfidare il tempo. Un palcoscenico a contatto del cielo davanti a una platea realizzata sul declivio erboso, con piccoli terrazzamenti digradanti fino allo specchio d’acqua che separa il pubblico dalla scena dominata al centro della scena dalla scultura “Anima”, una grande maschera di sette metri proprio di Germana Eucalipto. L’opera vuole esprimere il significato del progetto: un luogo dedicato all’arte, alla musica, al teatro.

Alcune opere di Germana Eucalipto sono in mostra a Bossolasco per “Immagini e parole. L’arte incontra la letteratura”, mostra internazionale di arte contemporanea nell’ex Chiesa dei Battuti. fino al 4 settembre sabato 15,30-19,30 e domenica 10/12,30 e 15,30/19,30.  Altre opera sono alla mostra “In divenire. Segni, forme e oggetti del tempo possible” è la collettiva al Castello di Casotto. Espongono Cristina Bollano, Chiara Cinquemani, Christian Costa, Germana Eucalipto, Lorenzo Griotti, Pier Giuseppe Imberti, Mario Mondino, Sergio Omedé, Paolo Peano, Michelangelo Tallone e Anna Valla. La mostra curata da Enrico Perotto espone un ampio spettro di proposte interpretative, che parlano di differenti modi di interpretare la condizione umana contemporanea e quella del nostro ambiente naturale sempre più messo a rischio di sopravvivenza. Per “grandArte 2022 – Help humanity, ecology, liberty, politics”, fino al 25 settembre mercoledì/domenica ore 10/17 a settembre venerdì/domenica nel percorso di visita del Castello con prenotazione obbligatoria entro le ore 17 del giorno precedente (347.8386179 o 347.6327959).  Alcune opere presso il Gionò Bistrot in via Cavour, 142 a Garessio con la Galleria PortaRose.

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