Cuneo – Secondo l’Unione nazionale comuni, comunità ed enti montani, i soldi del Decreto Aiuti-ter devono essere destinati in quantità maggiore alle aree montane, sulla base della spesa utilizzata per il riscaldamento. Con una nota diffusa oggi (giovedì1 settembre) Uncem si è rivolta al Mef e al Ministero dell’Interno per chiedere una maggiore equità nella ripartizione dei fondi stanziati dal governo per far fronte al caro energia e gas. “Per fronteggiare le maggiori spese derivanti dai rincari di energia elettrica e gas,” – si legge nel comunicato – “si deve tenere conto delle fasce altimetriche dei Comuni, almeno per la spesa del gas per il riscaldamento, ben diversa tra Comuni costieri e Comuni montani delle stesse dimensioni demografiche. Si tenga conto anche di Unioni e Comuni che gestiscono servizi pubblici che creano benefici, ma aumento i costi.”
Disparità anche nella ripartizione con Province e città all’interno del programma di aiuti (820 milioni di euro complessivi, di cui 700 ai Comuni e 120 a Province e Città), che diventerà effettivo entro il 30 settembre: “Con gli ulteriori stanziamenti dei mesi scorsi, i Comuni potranno contare su un raddoppiamento dei fondi assegnati a giugno, mentre le Province e le città metropolitane avranno risorse aggiuntive pari al 71%.”