Cuneo – Il costo dell’energia e del gasolio, se continua a rimanere alle stelle, rischia di compromettere la prossima stagione sciistica. Mancano poco più di 3 mesi all’inaugurazione della stagione invernale e i proprietari degli impianti di risalita stanno già preparando tutto il necessario, ma, viste le bollette, azionare gli impianti potrebbe non valere la pena. Come denuncia l’Associazione nazionale esercenti funiviari, l’energia costa 6 volte in più rispetto all’anno scorso: si è passati da 0,09 euro/kwh a 0,5002 euro/kwh. Oltre alle seggiovie, pagheranno un conto salato anche i sistemi di innevamento programmato, i battipista a gasolio, le motoslitte, oltre al settore alberghiero che gravita intorno alle piste. Alcuni siti sciistici stanno già guardando alla possibilità di aumentare del 5 o 10% il costo dello skipass, per coprire le spese. Intanto diversi comprensori della Granda sono in attesa dei risarcimenti economici dei danni causati dall’alluvione di ottobre 2020 e dei rimborsi per le chiusure dovute al Covid.