Boves – Borgata San Giovanni a Fontanelle in festa dal 4 al 9 agosto per la “Legion Straniera”. Dopo la pandemia si riparte con un programma ricco di appuntamenti. Ogni sera sarà possibile consumare la cena accompagnati dalle note di gruppi e orchestre.
Giovedì 4 agosto i primi sa salire sul palco saranno gli “Utopia”, cover band dei Nomadi. Il giorno successivo sarà la volta della serata giovane a cura di Radio Number One. Il raduno delle Fiat 500 sarà l’elemento di novità del sabato. La manifestazione si aprirà alle 14 con ritrovo ed iscrizione presso piazza Giovanni XXIII. Alle 16 i partecipanti partiranno per un giro turistico che li vedrà di ritorno alle 18 con esposizione dei mezzi in borgata San Giovanni. In serata salirà sul palco la “No way party band” e, a seguire, il Dj.
La giornata di domenica inizierà alle 10.30 con la Messa e la processione in onore di San Giovanni. Al termine, rinfresco offerto dal comitato. Sonia de Castelli sarà la protagonista della serata danzante dalle 21.30. Dalle 22.15 l’atteso spettacolo pirotecnico. Lunedì 8, dalle 21.30, si svolgerà la V edizione di Miss Legion Straniera guidata da Elisabetta Pia Gedda. Chiuderà la serata il dj set. L’arrivederci al 2023 verrà dato martedì 9 agosto con giochi per bambini alle 15 e il tributo a Ligabue e Vasco Rossi con gli “Emergenza rock”.
Con oltre 35 anni di storia, la festa della Legion Straniera è una delle più longeve del territorio. Sull’origine del nome sono emerse negli anni tesi discordanti fra storia, folklore e leggenda. Più fascinosa che credibile l’idea che il nome possa essere dovuto ad un abitante della borgata arruolato nella Legione Straniera e soprannominato, al suo ritorno nelle terre di origine, “il legionario”.
Per altri invece il termine farebbe riferimento alla vecchia osteria “San Giovanni” che fino a qualche decina di anni fa, era presente sul territorio. Il fatto che il locale fosse frequentato prevalentemente da forestieri e la posizione a quel tempo isolata della borgata, giustificherebbero, per la locanda, l’indicazione di Legiun straniera.
Una terza ipotesi, questa volta di derivazione storica, richiede un tuffo nel passato, addirittura fino al 1400. In quel periodo infatti il territorio dell’allora Brusaporcello venne attaccato e distrutto dagli Armagnacchi, mercenari francesi provenienti dalla Guascogna. Di fronte all’incursione del nemico, la quasi totalità della popolazione sarebbe scappata per raggiungere la vicina Cuneo. Un riparo cercato anche grazie al forte legame di amicizia con l’attuale capoluogo con cui veniva condiviso l’utilizzo del canale Vermenagna. Di fronte ad una situazione di tale intensità, un gruppo di irriducibili decise di restare, difendendo il proprio territorio da ogni sorta di invasione. Questo desiderio di autonomia durerà anche nel momento in cui ad avanzare pretese sulla borgata erano Cuneo e Boves stesse.