Pamparato – Nel Municipio sabato 30 luglio alle ore 17 si tiene la cerimonia di intitolazione di una Sala alla fotografa Leonilda Prato. In questa occasione viene anche collocato un suo busto in bronzo realizzato dal nipote Mauro Uberti e viene presentato il libro “Perfette sconosciute” (Graphot, 2022), curato da Alessandra Demichelis, con contributi di Giorgio Olivero e Francesca Bonetti.
È il tributo a Leonilda Prato, nata a Pamparato nel 1875, che scelse la professione di fotografa, inusuale per una donna in quegli anni anche perché all’inizio seguì il marito come ambulante di piazza in piazza. Metterà le radici nel suo paese aprendo una merceria senza mai però scordare la primitiva passione, anzi mettendola più volte a disposizione dei suoi compaesani documentando tra l’altro anche gli anni della guerra.
La sua attenzione di fotografa si rivolge però in modo particolare all’universo femminile: lo sguardo di una donna su altre donne, cogliendole per lo più in momenti precisi della loro vita. La fotografia è in quegli anni un piccolo “lusso” che la gente riserva a particolari eventi. Matrimonio e battesimo sono tappe vissute come svolte importanti nell’esistere, per questo volentieri sono da ricordare nella fotografia.
È il momento in cui si indossa l’abito “buono”, affidandosi alla sensibilità e alla competenza del tecnico che in questo caso sa aggiungere un tocco di grazia femminile. Gli scatti di Leonilda sono tutti in studio, perciò molto curati, nella tenera condivisione di quel momento importante per la vita del “soggetto” da fotografare. L’archivio fotografico diventa così anche depositario della memoria di un tempo destinato a cambiare.
Accanto all’intitolazione della sala e alla presentazione del libro, la cerimonia di sabato sarà occasione per vedere anche la mostra “Lo sguardo di Leonilda” realizzata in collaborazione con l’Istituto storico della Resistenza di Cuneo che per tutto il mese di agosto sarà visitabile a Serra di Pamparato.