L’invasione dell’Ucraina da parte di Putin è in atto ormai da quasi cinque mesi. E, sia pure con battute di arresto e temporanei arretramenti, prosegue con un ritmo ad un tempo lento e inesorabile. Un ritmo certamente enfatizzato dalla propaganda putiniana, intenta a diffondere una narrazione della guerra in corso come l’inevitabile esito di un conflitto di civiltà legato a due sistemi valoriali incompatibili. Ma anche minimizzato da una contro-narrazione occidentale il cui tentativo è stato a lungo quello
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