Cuneo – Oltre alle strutture rovinate e ai disagi alla viabilità, la bufera che ha colpito la Granda tra ieri e oggi (martedì 26 luglio) ha causato perdite importanti nel settore dell’agricoltura. In particolare, si calcola che l’ammontare dei danni alle uve Dolcetto siano dal 75% al 90% (stime di Coldiretti): nel territorio delle Langhe intorno a Dogliani infatti il vento forte ha fatto cadere i grappoli in maturazione, ammaccandoli e rendendoli inutilizzabili.Anche i noccioli di Carrù, Piozzo e Farigliano sono stati colpiti dal maltempo, che ha spezzato i rami e sradicato le piante, facendo cadere a terra buona parte dei frutti; un danno che ha il sapore della beffa, dato che tra dieci giorni si inizierà la raccolta, o almeno si dovrebbe, dato che sono previsti ritardi a causa delle operazioni di pulizia. La stessa sorte è toccata alle colture di mais tra Dogliani e Carrù.
Nel saluzzese invece, come nel resto della Granda, i danni sono stati contenuti, dato che le reti antigrandine hanno salvato i frutteti e le altre coltivazioni. Rimane tuttavia un lunedì nero per il comparto agricolo cuneese, che deve aggiungere al conto di queste perdite anche il rincaro del carburante e delle materie prime.