Cuneo – “L’agricoltura montana deve essere appoggiata dalle istituzioni e dalla politica, creando bandi specifici, dato che ci sono esigenze diverse rispetto alla pianura. Occorre anche diversificare l’offerta: oltre ai prodotti, bisogna offrire laboratori didattici, trekking e sport per far conoscere meglio la montagna.” riflette così Daniele Carletto, presidente Cia di Cuneo, riguardo alla stagione delle aziende agricole di montagna.
Sulla situazione attuale, commenta: “Il rincaro delle materie prime e dell’energia sta incidendo in modo pesante sull’attività, mentre i nostri prezzi di vendita dei prodotti sono rimasti gli stessi dello scorso anno”. Sul tema della siccità, Carletto fa notare che essa colpisce anche il settore dell’alpeggio, dato che “le mucche rischiano di dover scendere prima per mancanza di acqua, il foraggio per gli allevamenti degli animali, il fieno è scarso e poi la questione della fauna selvatica.” Secondo le stime del presidente Cia, i settori meno colpiti dalla crisi generale (almeno di quest’anno) sono quello dell’apicoltura e della raccolta di piccoli frutti.