La nostra memoria è tarata sull’esperienza personale, lunga al massimo qualche decennio, e non ci permette di confrontare con validità scientifica, o almeno con sufficiente correttezza, dati di lungo periodo. Inoltre, la memoria è sempre una lente deformante, e quello che pensiamo di ricordare sono spesso i nostri stessi ricordi, invece dei fatti reali.
Anche per questo, quando viviamo eventi climatici particolari, ci sembra che siano situazioni estreme, senza paragoni con altre già successe in precedenza.
Se curiosiamo nel passato dei nostri paesi e delle nostre valli, ci imbattiamo invece con regolarità in annate agricole “anomale” per quanto riguarda le precipitazioni, tanto da far quasi pensare che il tempo favorevole e “normale” fosse una rara eccezione.
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